Juventus, Agnelli annuncia le dimissioni anche da Exor e Stellantis: “Passo indietro per avere la mente libera”
“È la mia volontà di affrontare il futuro come una pagina bianca”. Sull’onda dello scandalo che rischia di travolgere la Juventus, Andrea Agnelli annuncia anche il passo indietro dalle altre aziende di famiglia quotate in borsa. Il presidente uscente della società bianconera non farà più parte quindi del consiglio di amministrazione di Stellantis e della holding di famiglia, la Exor.
Rimarrà invece nel cda della Giovanni Agnelli B.V., un’altra holding non quotata che detiene la maggioranza di Exor. Tramite quest’ultima, la famiglia è la principale azionista, tra le altre, della stessa Stellantis, del gruppo Gedi e del gruppo che pubblica l’Economist.
“Oggi si chiude un capitolo della Juventus durato quasi 13 anni che oggi facciamo fatica a leggere. Non posso nascondere l’emozione. Il mio lavoro è stato quello di cercare di comprendere il contesto, indicare la direzione strategica della società”, ha detto Agnelli nell’ultima assemblea degli azionisti del club bianconero da lui presieduta, in cui ha difeso la scelta di promuovere il progetto della Superlega: “credo che il calcio europeo abbia bisogno di riforme strutturali per affrontare il futuro, altrimenti ci sarà una decrescita in favore di un’unica lega, la Premier League“.
Nell’annunciare la decisione di dimettersi dai cda delle società quotate, Agnelli ha parlato di una “decisione personale, che ho preso d’accordo con John Elkann, con cui il rapporto rimane strettissimo”.
“È stata una mia richiesta, è la mia volontà dopo un periodo così intenso, di poter affrontare il futuro come una pagina bianca, libera e forte. Il passo indietro dalle società quotate è indispensabile per avere una libertà di pensiero, una libertà intellettuale che altrimenti non avrei. Mia moglie e i miei bambini sono stati la parte fondamentale sulla quale mi sono appoggiato”, ha aggiunto Agnelli, ricordando infine le parole usate dalla moglie Deniz Akalin in un post pubblicato sui social a fine novembre. “Non vedo l’ora di ricominciare insieme. Ti amo fino alla fine”.
Agnelli è uno dei 13 indagati dalla procura di Torino, assieme agli altri vertici della Juventus e la stessa società, nell’inchiesta “Prisma”. A loro i pm torinesi contestano a vario titolo i reati di falso in bilancio, aggiotaggio informativo, ostacolo alle autorità di vigilanza e dichiarazione fraudolenta derivante dall’uso di fatture per operazioni inesistenti con la conseguente indebita detrazione di Iva. L’udienza preliminare è fissata per il 27 marzo.