L’artista napoletano Jorit, che si era fatto fotografare con il presidente Vladimir Putin al World Youth Festival 2024 organizzato a Sochi in Russia, ha smentito di aver mai voluto elogiare il leader del Cremlino.
“La recente visita in Russia è coerente rispetto al percorso di militanza artistica che porto avanti da anni e, come le precedenti, ambisce a diffondere un messaggio di pace”, ha scritto lo street artist, al secolo Ciro Cerullo, in una storia pubblicata sul proprio profilo Instagram. “Lungi da me elogiare Putin, ma come non rompere la bolla di propaganda che ci vuole in conflitto e sempre su più fronti?”.
Durante il World Youth Festival 2024, seduto tra il pubblico, Jorit aveva preso la parola per chiedere un selfie con Putin: “Voglio mostrare all’Italia che sei un essere umano come tutti e che la propaganda che viene fatta non è vera. Siamo tutti umani”.
Per tutta risposta, il presidente russo aveva ringraziato l’artista, invitato sul palco per una foto, sottolineando anche che “Russia e Italia sono unite da molti fattori, tra cui la lotta per l’indipendenza e il desiderio di libertà che gli italiani hanno sempre nel cuore”.
Il gesto era stato interpretato con un atto di sostegno al leader del Cremlino e aveva scatenato diverse polemiche sulla stampa. “Le foto del bacio di Meloni con Biden o Netanyahu dovrebbero far discutere quantomeno più della mia con Putin”, ha scritto Jorit su Instagram. “E invece la propaganda di guerra ci ha fatto credere che da una parte ci siano i buoni (Occidente) e dall’altra i cattivi (Russia, in futuro anche la Cina?)”.
L’artista ha concluso l’intervento con un appello alla pace: “I politici europei devono immediatamente riprendere i contatti diplomatici e aprire un dialogo con la Russia”, ha scritto Jorit. “Bisogna fermare la guerra, bisogna costruire ponti tra i popoli, bisogna farlo ora!”.
Le polemiche continuano
A Sochi però, l’artista napoletano non era solo. In città c’erano anche Ornella Muti, la figlia Naike Rivelli (che aveva appena partecipato come modella alla Settimana della moda di Mosca). Nella località sul Mar Nero Jorit ha dedicato un murale proprio a Muti, una vera e propria icona del cinema anche in Russia. Ma non sono mancate le polemiche nemmeno qui.
Al ritorno da Sochi infatti, ancora su Instagram, Naike Rivelli ha voluto spiegare la sua presenza in Russia: “Non siamo venute per ragioni politiche. Siamo venute per sostenere le donne e i nostri fans, mamma lo fa dai tempi del comunismo, quando venne per girare da giovanissima i suoi primi film, in tempi qui terrificanti”, ha scritto Rivelli. “L’arte è sempre stata neutra perché serve per rincuorare e dare speranza, amore e cultura a tutti coloro che ne hanno bisogno. Specialmente in tempi difficili. C’è molta gratitudine tra la gente del popolo per la nostra presenza. Siamo venute per la moda ecosostenibile delle donne e il World Youth Forum per sostenere le giovani promesse che sono arrivate qui da tutto il mondo”.
La spiegazione però non è bastata, tanto che l’attrice ha voluto rispondere ad alcuni commenti negativi sulla presenza sua e della madre in Russia malgrado due anni di guerra in Ucraina e la morte in carcere del principale oppositore di Putin, Alexei Navalny.
“Vorrei ricordare a tutti una cosa ragazzi: l’Italia non è pro-pace in questo momento, anzi: sta a fa’ una guerra insieme ad altri Paesi”, ha scritto Rivelli. Noi siamo pro-pace e lo andiamo a dire in ogni Paese dove andiamo, dall’Italia alla Russia. E specialmente in questo momento mi riferirei a Israele e alla Palestina, dove serve pace”.
Infine, in un altro post, la figlia di Ornella Muti ha aggiunto: “Vorrei ricordare a tutti che noi siamo metà russe da parte di mia nonna Ilse Renata Krause, e metà Napoletane da parte di mio nonno Mario Rivelli. Andiamo in Russia da sempre. Da quando sono nata e mamma anche prima della mia nascita. Abbiamo famiglia, parenti e molti molti amici lì da sempre”.