Investe e uccide un 14enne a Roma: “Forse correvo troppo”
Mattia Roperto lunedì 8 giugno è stato investito sulle strisce pedonali di via Francesco Cilea, all’Infernetto, un quartiere di Roma a pochi chilometri da Ostia. Il 14enne è morto sul colpo. Il ragazzino era a passeggio con amici e compagni di classe, è stato travolto mentre in gruppo attraversavano la strada. A ucciderlo un ragazzo di 22 anni alla guida di una Peugeot 106 verde. Il giovane è risultato positivo all’alcol e ai cannabinoidi ai test tossicologici.
“Forse correvo troppo, non li ho visti, ho cercato di evitarli ma non ci sono riuscito”, avrebbe detto il ragazzo al gip nell’ interrogatorio di convalida. Federico Costantino, questo il nome del 22enne, avrebbe anche detto di non fare uso di droghe: “Non faccio uso di droga e non stavo guardando il cellulare. Non ho visto quel gruppo di ragazzini e me li sono trovati davanti all’ultimo momento”. Per il 22enne il pm Andrea Cusani ha chiesto la convalida dell’arresto e la misura dei domiciliari. Il gip, al termine dell’ interrogatorio, si è riservato di decidere in merito.
“Il ragazzo che guidava la macchina sarà andato almeno a 300 all’ora, nemmeno ci siamo accorti di lui, era come un proiettile. Noi stavamo attraversando sulle strisce, io ero appena dietro Mattia. Si è fermato molti metri più avanti e forse solo perché la macchina era distrutta. Quando è sceso in strada si è acceso una sigaretta e ci ha detto che non eravamo sulle strisce”. Questa la versione degli amici di Mattia che erano presenti durante l’incidente di via Cilea.