Incidente Roma, lo zio di Manuel: “Gli youtuber erano quattro ragazzini sbandati”
“Quattro ragazzini sbandati in balia di loro stessi”: così lo zio di Manuel Proietti, il bambino di 5 anni morto nell’incidente avvenuto a Roma lo scorso 14 giugno, ha descritto gli youtuber subito dopo il drammatico schianto.
Intervenuto a La Vita in Diretta, il programma di Rai 1 in onda nel pomeriggio di mercoledì 21 giugno, l’uomo ha parlato dei TheBorderline e del loro atteggiamento subito dopo l’incidente dichiarando: “I ragazzi erano in balia di loro stessi e quindi tendono a minimizzare le cose. Io c’ero dopo l’incidente, erano quattro ragazzini sbandati e non avevano ancora capito né l’entità della situazione, né potevano aver capito di aver ucciso una persona”.
“Il contrasto enorme che c’è tra ventenni che girano con l’automobile molto costosa, che fanno gli youtuber, e un bambino di cinque anni che muore ha creato e generato una miscela esplosiva” ha aggiunto lo zio del bambino.
L’uomo, poi, ha ripercorso gli ultimi giorni vissuti dalla famiglia di Manuel: “Da quel maledetto 14 giugno ogni giorno è diventato un calvario. Tutti i giorni vengo per prendere tutti i ricordi e i biglietti che rimarranno poi alla famiglia, tantissime dediche e tantissimi bambini che vengono con i genitori e lasciano un ricordo, un fiore e un messaggio. È un continuo, ogni giorno e ogni ora, per noi questo rimarrà un punto importante per ricordare il piccolo”.
“Il mio messaggio è quello di non generare odio nell’odio. Non posso parlare di perdono perché e difficile in questo momento” ha concluso lo zio del piccolo Manuel, i cui funerali si sono svolti in forma strettamente privata proprio nella giornata di ieri, mercoledì 21 giugno.