Incidente Roma, padre di Gaia: “Era la mia forza, non posso andare avanti”
Il padre di Gaia Von Freymann, una delle due ragazze morte nell’incidente avvenuto a Roma nella notte tra sabato 21 e domenica 22 dicembre 2019, non riesce ancora a darsi una spiegazione a quello che è successo alla figlia. “Adesso non ho ragioni per andare avanti, Gaia era la mia forza dopo l’incidente che avevo subito”, ha raccontato al suo avvocato, Giovanni Maria Giaquinto.
L’uomo, Edward Von Freymann, vive infatti su una sedia a rotelle dal 2011, quando fu coinvolto in un grave incidente in moto nel quartiere Eur. “Questa tragedia – ha raccontato ancora il suo legale – ha un risvolto ancora più drammatico perché colpisce un uomo già provato duramente. Questa mattina l’ho sentito. Questa notte non ha chiuso occhio, è distrutto per quanto accaduto”.
Von Freymann è un carabiniere in congedo, che oggi lavora come intermediario assicurativo. Vive a Roma da quando ha 5 anni, ma è di origini finlandesi: è nato a Helsinki. È stato lui a fare il riconoscimento del cadavere della giovane Gaia, travolta insieme all’amica Camilla Romagnoli da un’auto in Corso Francia, nei pressi di Ponte Milvio. A bordo della macchina, una Renault Koleos, c’era il 20enne Pietro Genovese, figlio del regista Paolo. Interrogato, ha detto di non aver visto le due ragazzine attraversare la strada.
Secondo alcuni testimoni, Gaia e Camilla hanno attraversato fuori dalle strisce, di notte, mentre per le auto in transito era attivo il semaforo verde. Ma saranno le indagini a chiarire esattamente la dinamica dell’incidente. Genovese è indagato per duplice omicidio stradale. Dai primi risultati degli esami su droga e alcol, il suo tasso alcolemico era pari a 1,4 grammi per litro (il massimo consentito è 0,5). Le analisi, ancora parziali, hanno anche evidenziato la “non negatività ad alcune sostanze stupefacenti”.
Nel frattempo, sul luogo della tragedia sono stati posti molti mazzi di fiori. Accanto, uno striscione: “Gaia e Camilla sempre con noi”.