Incidente Roma, le lettere di Paolo Genovese alle famiglie di Gaia e Camilla
Far sentire alle famiglie di Gaia e Camilla, le due 16enni morte nell’incidente di Corso Francia, a Roma, che il loro dolore è condiviso: è questo il senso delle due lettere che il regista Paolo Genovese, papà di Pietro, il 20enne alla guida dell’auto che ha investito e ucciso le due ragazze, ha scritto e inviato ai genitori delle giovani nei giorni scorsi.
A rivelarlo è il quotidiano La Repubblica in un articolo a firma di Federica Angeli.
Secondo quanto scritto dal giornale, Paolo Genovese, autore di film quali Perfetti sconosciuti e The Place, aveva chiesto alle famiglie di Gaia e Camilla la possibilità di incontrarle.
Circostanza confermata anche dal penalista Cesare Piraino, difensore dei genitori di Camilla Romagnoli: “Il regista avrebbe voluto un incontro, ma emotivamente non era il momento adatto, abbiamo risposto che una lettera sarebbe stata la benvenuta”.
Così, Genovese ha preso carta e penna e ha scritto due lettere, identiche, alle famiglie di Gaia e Camilla.
“È arrivata in studio, lo confermo – ha dichiarato Piraino – ma verrà recapitata nei prossimi giorni. La famiglia ha accolto favorevolmente la notizia”.
Anche Giulia Bongiorno, avvocato della famiglia di Gaia Von Freymann, ha confermato di aver ricevuto la lettera di Genovese: “A tempo debito saranno forniti dettagli, ora ancora non possiamo parlare”.
Anche il difensore di Genovese, aggiunge La Repubblica, non lascia trapelare nulla sul contenuto delle lettere: “È un gesto di dolore troppo privato, troppo intimo per poter essere raccontato”.
Eppure, persone vicine al regista fanno sapere che in quelle missive c’è tutto il dolore di uomo e di un padre, che non ha nessuna intenzione di sottrarsi alle sue responsabilità.
Il senso delle missive di Genovese è quello di far sentire alle mamme e ai papà di Gaia e Camilla che il loro dolore è condiviso.
Un messaggio che non ha nulla a che vedere con la vicenda processuale che dovrà chiarire le responsabilità di una tragedia che ha coinvolto tre famiglie.