Incidente Alto Adige, l’investitore: “Vorrei essere al posto delle vittime”
Non si dà pace Stefan Lechner, l’operaio di 27 anni che nella notte tra il 4 e il 5 gennaio 2020 ha investito e ucciso un gruppo di turisti tedeschi in Valle Aurina, in Alto Adige: finora, il bilancio dell’incidente è di 7 vittime, mentre altre dieci persone sono rimaste ferite, tre delle quali in modo grave.
L’investitore, a bordo della sua auto, ha travolto una comitiva di turisti tedeschi arrivati in Alto Adige per una settimana bianca da Colonia e Dortmund: arrestato, è stato trovato positivo all’alcoltest con tasso alcolemico quattro volte superiore al limite consentito. Adesso è accusato di omicidio stradale plurimo e lesioni stradali.
Tramite il suo avvocato, Alessandro Tonon, Stefan Lechner ha manifestato in questi giorni tutta la sua disperazione per ciò che è accaduto l’altra notte in Valle Aurina. “Vorrei essere io al posto di quei ragazzi”, ha detto agli inquirenti durante l’interrogatorio. Nella stessa occasione, l’operaio di 27 anni ha anche ammesso di non essersi reso conto di “essere ubriaco” quando si è messo alla guida.
Lechner, subito dopo l’incidente in Alto Adige, si è fermato per prestare soccorso ai ragazzi investiti. Poi ha chiamato i soccorsi. “È sceso dalla macchina – ha aggiunto il suo avvocato – e ha tentato di rianimare uno dei ragazzi e quando sono arrivati i carabinieri e andato da loro dicendo: ‘Sono stato io'”.
Per sette turisti tedeschi non c’è stato nulla da fare, mentre altri dieci sono rimasti feriti. Tre di loro sono attualmente ricoverati in terapia intensiva e lottano tra la vita e la morte, mentre gli altri sette stanno bene e sono in fase di dimissione dall’ospedale.