Incendio Ciampino, valori della diossina alle stelle: “Tenere chiuse porte e finestre”
Un livello più di cento volte quello indicato dall’Organizzazione mondiale della Salute. La presenza di diossina attorno discarica di Ciampino in cui è scoppiato l’incendio di sabato scorso è pari a 37 picogrammi per metro cubo. Un valore almeno 123 volte superiore al limite di 0,1-0,3 pg/m3 suggerito dall’Oms.
Il campione è stato prelevato nella stessa giornata dell’incendio, il 29 luglio scorso. “Il valore del campione è superiore al valore di riferimento”, ha scritto l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa) del Lazio nel suo rapporto. “Per quanto riguarda le diossine non esiste un riferimento normativo in aria ambiente. Concentrazioni di tossicità equivalente (Teq) in ambiente urbano di diossine e furani sono stimati (dati World Health Organization WHO nel documento Guidelines for Europe 2000) pari a circa 0,1 pg/m3, anche se è elevata la variabilità da zona a zona, mentre concentrazioni in aria di 0,3 pg/m3 o superiore sono indicazioni per fonti di emissione localizzate”.
Migliaia di cittadini che risiedono nei pressi dell’impianto di Eco Logica 2000, così come la procura, erano in attesa dei dati Arpa sulla qualità dell’aria.
Ieri intanto i sindaci dei comuni limitrofi hanno ribadito le raccomandazioni fatte dopo l’incendio nel caso il fumo sia visibile e l’odore “dovesse essere intenso”. L’indicazione è di “tenere chiuse porte e finestre; limitare gli spostamenti allo stretto necessario; lavare con accuratezza frutta e verdura di produzione propria; limitare l’utilizzo di impianti di climatizzazione e di trattamento dell’aria in genere, prevedendo in seguito accurata pulizia dei filtri”