La Calabria continua a bruciare. Gli incendi hanno colpito maggiormente la provincia di Reggio Calabria, in particolare le zone boschive dell’area grecanica, il Parco Nazionale dell’Aspromonte, ma anche i pressi della città di Catanzaro dove le fiamme sono sempre più vicine ai centri abitati. Il breve video in alto, amatoriale, si riferisce proprio alla zona in provincia di Catanzaro. Il propagarsi dei roghi è facilitato anche dalle alte temperature di queste ultime ore e dal vento di ponente.
Il presidente del Parco d’Aspromonte, Leo Autelitano, ha scritto al presidente del Consiglio dei ministri, al Prefetto di Reggio Calabria e al ministro della Transazione ecologica chiedendo l’intervento dell’Esercito, “al fine di fronteggiare questa emergenza catastrofica“. E l’appello ha prodotto l’intervento immediato del premier Mario Draghi che ha firmato il decreto con la dichiarazione dello stato di mobilitazione nazionale del sistema di Protezione civile. Squadre e mezzi di soccorso sono stati mobilitati e sotto il coordinamento del dipartimento della Protezione civile potranno aiutare Vigili del fuoco, Carabinieri forestali e volontari a spegnere gli incendi in Calabria.
Ad oggi l’Italia ha il primato europeo per numero di incendi divampati, seconda, dopo la Grecia per gli ettari divorati dalle fiamme. Stando ai dati dell’European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione europea, dall’inizio dell’anno a oggi sono bruciati 102.933 ettari di terreno, pari a 140mila campi da calcio.