“La battaglia verrà vinta dalla scienza che sarà pronta con vaccini e farmaci, quindi dobbiamo resistere altri 5-6 mesi attrezzando gli ospedali meglio di quanto sia stato fatto fino a oggi, considerando anche che il Covid si mischierà con l’influenza”. A parlare in un’intervista al Corriere è Francesco Le Foche, immunologo clinico all’università La Sapienza, che si dice cautamente ottimista sull’evoluzione della pandemia.
“Non sono preoccupato, la maggior parte dei contagiati esprime una forma di malattia molto blanda probabilmente perché la carica virale del Sars-CoV-2 è molto bassa”. spiega Le Foche.
Per l’epidemiologo la pandemia si vince rispettando le regole e soprattutto utilizzando la mascherina che, secondo l’esperto, è tra le armi più importanti: “Le mascherine stanno svolgendo un ruolo fondamentale. Bloccano il virus o nella peggiore delle ipotesi ne riducono la trasmissione e questo fa sì che chi si infetta non riporta gravi danni. Indossarla sotto il naso è come non averla perché il virus è nel respiro. Chi ha una vita attiva dovrebbe cambiarla due volte al giorno, se è consunta e sporca non serve a niente”.
Le Foche spiega anche come sia cambiata la carica virale del virus: “Il virus è esattamente lo stesso. Per carica virale si intende la quantità di virus che aggredisce una persona esposta al contagio. Se la carica è bassa l’individuo non si ammala” e aggiunge: “In ospedale entrano più pazienti ma altrettanti vengono dimessi in buona salute. La situazione è sotto controllo. Le uniche difficoltà riguardano le persone positive che devono restare in reparto in quanto non hanno abitazioni sicure dove trascorrere l’isolamento. Servono in questa fase degli alloggi alternativi in modo da non ridurre la disponibilità dei posti letto che devono restare liberi. Le Regioni si devono attrezzare”.