Treviso, imam colpiva a bastonate i bambini che non imparavano il Corano
IMAM BASTONATE BAMBINI – L’imam picchiava e colpiva a bastonate i bambini che non sapevano il Corano. È la terribile vicenda che emerge dal Trevigiano, dove una guida spirituale, Omar Faruk, 36 anni, bengalese, è finita al centro di un’indagine dei carabinieri e allontanato dalla provincia. L’uomo, imam del centro islamico di Pieve di Soligo, comune di circa 12mila abitanti, puniva i piccoli allievi con un bastone rivestito di nastro isolante e utilizzava metodi educativi estremamente violenti, arrivando anche a minacciare di tagliere un orecchio.
Imam bastonate bambini, indagato per maltrattamenti e violenza privata
Le vittime delle violenze, come raccontato dal Corriere del Veneto, erano bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni. Il 36enne è finito al centro di un’indagine dei carabinieri di Vittorio Veneto dopo le segnalazioni arrivate dalle insegnanti di alcuni allievi. Le docenti a scuola avevano notato i lividi sul corpo dei piccoli.
I bambini hanno poi confessato alle insegnanti che a picchiarli e a provocare i lividi era stato proprio l’imam del centro islamico dove frequentavano la scuola coranica. Nel corso delle lezioni i piccoli imparavano le sure del testo sacro.
L’imam è ora indagato con l’accusa di maltrattamenti su minori e violenza privata: per lui è scattata la misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Treviso.
I bambini che non si impegnavano a fondo o avevano difficoltà ad apprendere o memorizzare le parole del Corano venivano colpiti con schiaffi, calci, bastonate, o subivano tirate di capelli.
Sul caso è intervenuto anche il sindaco di Pieve di Soligo, Strefano Soldan. “Sono molto dispiaciuto per quanto accaduto”, ha detto il primo cittadino. “La situazione è molto delicata, perché coinvolge dei bambini. Purtroppo le mele marce si trovano ovunque. Con la comunità islamica, e in particolare bengalese che è molto numerosa a Pieve di Soligo, abbiamo sempre avuto ottimi rapporti e dispiace che sia potuto accadere questo. Cercheremo di capire come fare a tutelare i bambini”.