L’attore e regista Michele Riondino storce il naso davanti alle iniziative recentemente annunciate da Fedez in solidarietà alle vittime da inquinamento dell’acciaieria ex Ilva di Taranto.
“Non so cosa sia venuto Fedez a fare e come la farà”, commenta Riondino parlando il Corriere del Mezzogiorno. L’artista, originario proprio di Taranto, segue da anni le tormentate vicende dell’ex Ilva, a cui lo scorso anno ha dedicato anche un film, Palazzina Laf, pluripremiato ai David di Donatello.
“Fa strano”, dice Riondino, che Fedez “sia arrivato (a Taranto, ndr) senza avvisarci, senza rivolgersi a chi si occupa del problema da decenni”.
L’artista ricorda di aver più volte invitato invano il rapper al concertone Uno Maggio Taranto, che si tiene ogni anno in occasione della Festa dei Lavoratori proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sul caso dell’acciaieria, “In passato – ricorda – abbiamo chiamato diverse volte Fedez a esibirsi sul palco e non abbiamo mai ricevuto considerazione”.
Lo scorso 21 giugno il rapper si è presentato a Taranto insieme al presidente del Codacons Carlo Rienzi – con cui si è riappacificato dopo anni di contese legali – per lanciare insieme una campagna a sostegno delle vittime dell’inquinamento della fabbrica. Fedez ha inoltre annunciato una donazione per il reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Taranto.
Vera beneficenza o pubblicità? “La domanda ce la siamo posta pure noi”, sospira Riondino. “Sono contento che ora si esponga con una donazione laddove ci sono medici e infermieri che andrebbero santificati perché combattono in prima linea una guerra
“Invito tutti – aggiunge l’attore e regista – a fare un giro nei reparti oncologici, un posto di morte dove si respira un’umanità che fa bene al cuore. Quanto all’alleanza di Fedez con il Codacons, avremmo potuto organizzare un incontro di wrestling in piazza a Taranto e avremmo potuto raccogliere molto di più”.
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