La virologa Ilaria Capua: “Seconda ondata si può evitare. Reinfezioni? Succedono e gettano ombra sui vaccini
Settembre è alle porte e la paura di una seconda ondata e un nuovo lockdown si fanno sempre più insistenti. I casi di contagio da Sars-Cov-2, con i rientri dalle vacanze, stanno pericolosamente risalendo e numerosi si chiedono se dovremo passare altri mesi chiusi in casa. A queste domande cerca di dare una risposta la virologa Ilaria Capua sulle pagine del Corriere della Sera. “Una seconda ondata può essere evitata, senza lockdown” afferma la professoressa dell’Università della Florida e direttrice dell’One health center of excellence. Come? “Riorganizzando la nostra vita”.
“Il cammino del nuovo coronavirus non sembra arrestarsi. Due notizie al momento preoccupano: il timore di una seconda ondata, visto l’aumento dei casi un po’ in tutta Europa, Italia compresa, e la possibilità di una reinfezione in chi già avuto la malattia, come ci hanno appena segnalato ricercatori di Hong Kong” spiega Capua in un intervista al quotidiano milanese. E precisa: “Che il Sars-Cov-2 stia continuando a circolare c’era da aspettarselo. L’obiettivo del virus è di infettare tutte le persone che incontra per garantirsi la propria sopravvivenza. Era illusorio pensare che con l’estate si sarebbe ‘ritirato’ – chiarisce la dottoressa. – I virus non pensano e non guardano in faccia nessuno: sono macchine”.
Ma qualcosa è cambiato: oggi il virus “interessa una popolazione diversa rispetto alla prima ondata: bambini e giovani che, nella stragrande maggioranza dei casi, non presentano sintomi” diventando una preoccupante fonte di contagio “per le persone più fragili. I nonni, per dire”. E qui entra in scena la ricetta di Capua: “È questa la nuova sfida: riorganizzare la vita della popolazione a rischio. Non si parla di lockdown, ma di comportamenti consapevoli che possono allontanare il rischio di infezioni. Le regole sono sempre le stesse: mascherine, distanziamento, igiene. Da una parte e dall’altra”.
E sul rischio di una seconda ondata la professoressa chiarisce che “quando si parla di ‘seconda ondata’ si fa riferimento ai ricoveri in terapia intensiva. Per evitare questo non occorrono decreti, ma un’attiva collaborazione della popolazione. È una questione di responsabilità collettiva“. Sulle notizie arrivate da Hong Kong riguardo caso di reinfezione da Covid-19 Capua si dice “sorpresa della sorpresa che la notizia a suscitato. Uno dei punti interrogativi che ci presenta questo virus è proprio legata alla risposta immunitaria dell’organismo umano – spiega la virologa. – Ci chiediamo: gli anticorpi che quest’ultimo produce contro il virus sono protettivi contro le reinfezioni? E per quanto tempo? Non si sa. Ma del resto le reinfezioni succedono anche per altre malattie infettive. E questo getta un’ombra sull’efficacia dei vaccini“.
E alla domanda su come è stato possibile che il virus ci mai abbia colti così impreparati la virologa conclude severa “la comunità scientifica ha fallito e deve fare autocritica La pandemia da Covid non è stata un meteorite inaspettato. Era prevedibile e si poteva evitare – come io stessa, alcuni virologi “svalvolati” e persino Bill Gates avevano previsto -. Mi auguro che questa emergenza serva da lezione per il futuro”.
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