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    “Mi sento drogata, l’acqua puzza di ammoniaca”: i messaggi di Giulia Tramontano dopo i tentativi di avvelenamento

    Di Marco Nepi
    Pubblicato il 2 Set. 2023 alle 10:48

    Emergono nuovi agghiaccianti dettagli sull’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne incinta di sette mesi uccisa a Senago (Milano) il 27 maggio dal compagno Alessandro Impagnatiello. Prima di ucciderla con 37 coltellate, Impagnatiello ha cercato di avvelenare la donna e il feto che portava in grembo non solo con topicida, come rivelato dall’autopsia, ma anche con ammoniaca e cloroformio.

    Dettagli, questi, rivelati da Repubblica ed emersi dalle chat di Giulia e dagli acquisti online di Impagnatiello. Il 16 febbraio, infatti, il barman dell’Armani Cafè ha acquistato via web una confezione di cloroformio stabilizzato con amilene. Prodotto che avrebbe fatto assumere a Giulia Tramontano almeno una volta, come testimonia un messaggio della ragazza inviato al compagno: “Ho dormito molto male e mi sento drogata” ha scritto a Impagnatiello una settimana prima dell’omicidio.

    In un altro messaggio inviato alla madre il 9 dicembre 2022, dopo aver scoperto di essere incinta, Giulia scriveva: “L’acqua che abbiamo preso puzza terribilmente di ammoniaca”. La donna, poi, ascolterà il consiglio della madre: buttare via l’intera confezione. Ma non basterà a fermare il piano diabolico di Impagnatiello.

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