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    Bologna risponde all’appello internazionale sulla pace in risposta alla difficile situazione di guerra che si è venuta a creare in Ucraina

    Nella foto: Oksana Lyniv direttrice musicale del Teatro Comunale di Bologna e Matteo Lepore Sindaco di Bologna
    Di Maurizio Tarantino
    Pubblicato il 25 Feb. 2022 alle 20:03 Aggiornato il 25 Feb. 2022 alle 20:04

    Negli ultimi tre giorni il tam tam batteva nelle chat di WhatsApp: una locandina con il simbolo della pace che chiedeva di radunarsi oggi alle ore 18:00 in piazza Maggiore. Già dalle risposte e dalle condivisioni si immaginava che quest’azione sarebbe riuscita.

    E così è stato: Piazza Maggiore torna a riempirsi per l’ennesima volta per rispondere agli appelli di cittadinanza attiva. In un unico grido – pace per l’Ucraina – sfilano al microfono le personalità più rappresentative, intellettuali e artisti, politici che hanno deciso di metterci la faccia e scendere in campo in prima persona per chiedere pace e dare una risposta al disastro umanitario che rischia di configurarsi nella regione dell’est Europa.

    Credit: Matilde Madrid

    Sul palco intervengono Matteo Lepore Sindaco di Bologna, Gianni Morandi che canta la sua canzone ‘C’era un ragazzo che come me…’, un inno alla pace; Oksana Lyniv direttrice musicale del Teatro comunale che in questi giorni si era spesa molto per la sua terra. Sale poi anche Romano Prodi che auspica che la città rimanga attenta e non abbassi la guardia. Bologna torna a riempirsi come fu per la piazza delle Sardine nel 2019. Le fiaccole chiedono pace e con forza la città di Bologna continua a rimanere attenta e nei momenti più delicati sempre presente.

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