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    Guerra in Ucraina, ultime notizie. Kiev candidata UE, Zelensky: “Grazie all’Italia”. Luhansk, governatore: “Le truppe ucraine dovranno ritirarsi da Severodonetsk”. Lavrov: “Ue e Nato come Hitler, preparano guerra a Russia”

    I resti dell'hotel Ucraina distrutto in un raid missilistico russo a Chernihiv, 23 giugno. Credit: EPA/OLEG PETRASYUK
    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 24 Giu. 2022 alle 07:58 Aggiornato il 24 Giu. 2022 alle 16:32

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 24 GIUGNO 2022

    GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – A 120 giorni dall’inizio della guerra in Ucraina, Kiev ha ottenuto il riconoscimento dello status di paese candidato all’ingresso nell’UE al vertice del consiglio europeo a Bruxelles, che ieri ha dato il via libera anche alla richiesta della Moldavia, mentre per la Georgia ha riconosciuto la “prospettiva europea”. “L’Italia è dalla nostra parte. Grazie mille, signor presidente del Consiglio!”, ha detto ieri Volodimir Zelensky, ringraziando l’Italia per aver sostenuto la causa ucraina. “La recente visita a Kiev di Macron, Draghi e Scholz, insieme con il premier romeno, è stata il punto di svolta per la candidatura dell’Ucraina nell’Unione Europea”, ha detto il ministro degli Esteri ucraino Kuleba.

    Nel paese continua intanto a infuriare la guerra sia sul fronte meridionale che su quello orientale, dove le truppe russe stanno stringendo sulle ultime roccaforti ucraine nella regione di Luhansk, nel Donbass. Secondo il governatore della regione, le truppe ucraine hanno ricevuto l’ordine di ritirarsi da Severodonetsk, il fronte principale del conflitto nelle ultime settimane. Per contenere l’avanzata di Mosca, i paesi occidentali stanno inviando nuove armi a Kiev: ieri la Casa bianca ha annunciato un nuovo invio di aiuti militari, che comprendono altri sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (Himars) e munizioni, mentre il consiglio europeo ha ribadito l’impegno a fornire “ulteriore sostegno militare” all’Ucraina. Di seguito le notizie di oggi in diretta:

    GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 24 GIUGNO 2022

    Ore 16.30 – UE, Michel: sul ‘price cap’ al petrolio valutare bene pro e contro – La proposta degli Stati Uniti di “un ‘price cap’ sul petrolio sarà un argomento di discussione al G7, dobbiamo vedere quali sono i possibili vantaggi positivi, ma dobbiamo anche tenere tutto in considerazione per far sì che vi sia una chiara visione dei possibili effetti collettivi”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, al termine del vertice UE. “Dobbiamo capire se siamo in sintonia” con gli Stati Uniti “e se questa idea è appropriata per arrivare ai nostri obiettivi comuni”, ha aggiunto.

    Ore 16.20 – Fonti Pentagono: entro luglio nuovi lanciarazzi americani in Ucraina – Il primo lotto di quattro lanciarazzi multipli ad alta mobilità che gli Stati Uniti hanno inviato all’Ucraina, è arrivato nel Paese, mentre il secondo pacchetto con altri quattro, annunciato dall’amministrazione Biden, sarà consegnato entro “metà luglio”. Lo riferiscono fonti del Pentagono, aggiungendo che un elevato numero di soldati ucraini sta ricevendo in questi giorni l’addestramento per usare proprio questi lanciarazzi.

    Ore 16.10 – Putin: è Kiev che impedisce l’accordo su export del grano – Il presidente russo Vladimir Putin ha accusato oggi l’Ucraina di ostacolare un accordo per l’esportazione del grano. La Russia ha “un’intesa con l’Onu in merito alle esportazioni di grano ucraino, ma Kiev non mostra disponibilità” a favorire un accordo, ha affermato Putin, citato dalle agenzie russe. Mosca, ha insistito, “è pronta ad assicurare il libero passaggio delle navi che trasportano il grano”. Putin aveva già accusato Kiev di avere impedito il libero transito di navi nel Mar Nero minando le acque davanti alle proprie coste

    Ore 16.05 – Putin: l’Occidente alimenta l’isteria sul grano – L’Occidente sta creando artificialmente un’atmosfera di “isteria” in merito alle esportazioni di grano dall’Ucraina, che la Russia non sta impedendo. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass. Putin ha aggiunto che Mosca è pronta a “rispettare i suoi obblighi sulle forniture di energia e fertilizzanti”. Quanto all’aumento dell’inflazione nei Paesi occidentali, ha affermato, essa è il risultato di “politiche macroeconomiche spericolate” da parte dei loro governi.

    Ore 16.00 – Draghi: non sono deluso dal Consiglio, sul gas avanziamo – “Non mi sento deluso da questo Consiglio. Anzi, non mi aspettavo di poter fissare una data precisa per un rapporto completo sulla questione dell’energia: le cose si stanno muovendo, anche se magari non avvengono rapidamente come uno vorrebbe”. Lo ha detto il presidente del consiglio Mario Draghi in conferenza stampa

    Ore 15.55 – Draghi: Consiglio UE straordinario se nuove azioni da Mosca – Se ci fossero nuove azioni da parte di Mosca il Consiglio europeo è aperto all’ipotesi di un consiglio straordinario. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa. “È stato detto in modo esplicito: non faremo passare due mesi e mezzo senza far niente nel caso in cui dovessero avvenire altre cose sul fronte dell’energia”, ha detto

    Ore 15.50 – Draghi: su price cap apertura da Germania e Olanda – “La posizione della Germania” sul price cap “è cambiata progressivamente muovendosi verso la nostra posizione. Da un’obiezione di principio è passata a un’apertura. Tant’è che aspettiamo questo rapporto della Commissione. Ma anche dalla parte dell’Olanda che erano molto rigidi su questa discussione c’è stata apertura”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue

    Ore 15.45 – Gas, Draghi: abbiamo misure per evitare emergenza inverno – “Ci stiamo preparando proprio per questo inverno. Le misure che stiamo pensando assicurano che non vi sia emergenza durante l’inverno. Tutte le previsioni e gli studi che ho visto finora danno un quadro che grazie proprio alla ricerca di altri fornitori, dal punto di vista di volumi, noi siamo in una buona posizione”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue rispondendo a una domanda sulla possibile emergenza gas

    Ore 15.40 – Draghi: l’UE cresce e diventa sempre più importante – “L’Ue sta crescendo, sta diventando sempre più importante, sta diventando quell’istituzione a cui tutti i Paesi Ue guardano come una istituzione capace di dar loro stabilità e sicurezza”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles.

    Ore 15.35 – Draghi: sull’allargamento l’UE avrà un volto meno arcigno – “Si è deciso che il processo di allargamento, così esigente e burocratico, resterà esigente ma sarà molto meno burocratico, l’Ue assumerà una dimensione meno arcigna”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles.

    Ore 15.30 – Draghi: Putin ha già tagliato forniture, UE in difficoltà – “C’è molta consapevolezza rispetto alla serietà della situazione” sull’energia. “Si è parlato molto di coordinamento e sulla solidarietà, che certo ci deve essere e ci deve essere anche una risposta a controllare il prezzo del gas. L’obiezione che si fa al price cap è la paura che in risposta la Russia tagli le forniture, ma ormai in Germania stiamo al 50% del flussi. Putin incassa le stesse cifre e l’Ue ha difficoltà immense”. Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

    Ore 14.30 – Sindaco Chernihiv: “Danni alla città per oltre 4,2 mld dollari” – Una città svuotata della sua popolazione, imprese distrutte, danni per oltre 4,2 miliardi di dollari. A tracciare il bilancio di Chernihiv è il suo sindaco, Vladislav Atroshenko, in un’intervista a Interfax-Ucraina. Intanto la popolazione: “Prima della guerra, in città vivevano 290mila persone, al 15 marzo ne erano rimaste circa 70mila e ora siamo 180mila. Abbiamo già decine o centinaia di casi in cui una famiglia prima torna e poi lascia di nuovo il Paese. Perché molte persone si trovano sull’orlo del crollo psicologico”, racconta il primo cittadino.

    Ore 14.20 – Turchia: consenso tra le parti per corridoi grano – Il ministro della Difesa turco Hulusi Akar ha fatto sapere che è stato trovato un “consenso generale” tra le parti per sbloccare l’esportazione di grano dai porti dell’Ucraina. “È stato raggiunto un consenso generale sulla creazione di un centro a Istanbul per le operazioni e la gestione sicura e ininterrotta di questa attività da parte di soldati turchi, russi e ucraini insieme, oltre che con l’Onu”, ha fatto sapere Akar, come riporta Hurriyet, aggiungendo che “nei prossimi giorni ci potrebbero essere sviluppi positivi e si potranno adottare misure concrete”.

    Ore 14.10 – Oms: 323 attacchi a sanità con 76 morti e 59 feriti – L’Organizzazione mondiale della sanità ha verificato altri 28 attacchi all’assistenza sanitaria in Ucraina. Al 24 giugno, nel Paese colpito dalla guerra salgono così a 323 i casi, verificatisi tra il 24 febbraio e il 19 giugno, con un bilancio di 76 morti e 59 feriti. Lo riferisce l’Oms via Twitter. “L’assistenza sanitaria non dovrebbe mai essere un obiettivo”, ribadisce

    Ore 14.00 – Mosca, uccisi 200 mercenari stranieri e 100 soldati ucraini – Oltre 200 mercenari stranieri e fino a 100 soldati ucraini sono stati uccisi in un attacco con missili di precisione contro obiettivi nelle regioni di Mykolaiv e Kharkiv: lo ha reso noto oggi il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov. Lo riporta l’agenzia di stampa Interfax.

    Ore 13.50 – Kiev: “Fino a 10 anni per sminare il paese” – “Si stima che ci vorranno fino a 10 anni prima che l’Ucraina completi lo sminamento del suo territorio” ha comunicato l’ufficio stampa del Servizio emergenze ucraino, aumentando così le stime che fino a qualche settimane fa davano a 7 anni la durata delle operazioni di sminamento nel Paese. “Fino a 10 anni sono calcoli ottimistici, perché non sappiamo ancora cosa sta succedendo nei territori dove si stanno svolgendo le ostilità attive. E cosa vedremo quando li libereremo dagli occupanti. Le nostre unità stanno ancora lavorando per sminare il Paese dopo la prima e la seconda guerra mondiale”. Secondo il Servizio emergenze, in Ucraina circa 300.000 chilometri quadrati sono contaminati da esplosivi. Ad oggi sono stati bonificati più di 62.000 ettari, sono stati neutralizzati più di 145.000 ordigni esplosivi, di cui circa 2.000 bombe aeree.

    Ore 13.40 – Consiglio europeo energia, Fonti UE: nessun piano per un summit a luglio – “Non ci sono piani per un summit straordinario a luglio“. È quanto apprende l’Ansa da fonti europee mentre è ancora in corso il vertice dei leader. Le stesse fonti confermano come “un leader” al tavolo dei 27 ieri abbia fatto richiesta della riunione.

    Ore 13.30 – Medvedev attacca Berlino, fame come arma? Usata dai nazisti – “La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha affermato che la Russia sta usando la fame come un’arma. È sorprendente ovviamente sentire questo da esponenti del paese che ha tenuto Leningrado sotto assedio per 900 giorni, dove quasi 700mila persone sono morte di fame”. Lo scrive su Telegram Dmitri Medvedev, ex presidente russo e attuale vice segretario del Consiglio di sicurezza nazionale di Mosca.

    Ore 13.20 – Lavrov: UE e Nato come Hitler, preparano guerra a Russia – La UE e la Nato stanno mettendo insieme una coalizione per fare “una guerra alla Russia”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov citato dalle agenzie russe, aggiungendo che anche Adolf Hitler allo scoppio della seconda guerra mondiale “riunì un numero significativo di paesi europei sotto le sue insegne per una guerra contro l’Unione Sovietica”. “Terremo d’occhio da vicino la situazione”, ha aggiunto Lavrov, che parlava in una conferenza stampa a Baku dopo avere incontrato il ministro degli Esteri azero, Jeyhun Bayramov.

    Ore 13.10 – Mosca, in 5 giorni conquistati 10 centri nel Donbass – Dieci località nella regione di Luhansk, nell’est dell’Ucraina, sono state conquistate dalle forze russe negli ultimi cinque giorni, secondo quanto affermato dal portavoce del ministero della Difesa, generale Igor Konashenkov, citato all’agenzia Tass. Il portavoce ha aggiunto che a Korskoye e Zolotoye, a sud della città di Lisichansk, 1.800 soldati ucraini, 120 membri di milizie “naziste” e 80 “mercenari stranieri” sono stati circondati, mentre 41 soldati di Kiev si sono arresi.

    Ore 13.00 – Banca d’Italia, congelati 287 mln a soggetti sanzionati – La Uif, l’unità di informazione finanziaria presso la Banca d’Italia, ha “congelato 129 rapporti finanziari riferibili, direttamente o mediante interposizione, a 25 soggetti designati, per complessivi 287 milioni di euro in fondi e garanzie”. E’ quanto afferma il suo direttore Cladio Clemente alla presentazione del rapporto annuale. “Il congelamento sta colpendo anche risorse economiche, ulteriori rispetto a quelle finanziarie comunicate alla UIF, per ingenti valori” ha aggiunto.

    Ore 12.50 – Autorità Mariupol: russi erigono fortificazioni intorno a città – In un messaggio su Telegram, le autorità municipali di Mariupol accusano le forze russe, che ora controllano la città portuale, di aver eretto fortificazioni militari con il pretesto di costruire edifici residenziali. “I lavori sono in corso nella parte nord-occidentale di Mariupol, quasi ai margini della città. Le nuove costruzioni sono sulla strada della presunta controffensiva delle forze armate ucraine. Secondo le informazioni dei residenti di Mariupol, gli occupanti stanno scavando trincee e posizionando attrezzature immediatamente dietro questi edifici”, ha dichiarato il sindaco, Vadym Boishenko.

    Ore 12.40 – Lavrov, candidature Ue Ucraina-Moldavia non ci minacciano – Le candidature dell’Ucraina e della Moldavia all’ingresso nella Ue non pone alcuna minaccia a Mosca. Lo ha detto il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, citato dalle agenzie russe. Poco prima il Cremlino aveva derubricato la questione come “un affare interno” degli europei.

    Ore 12.30 – Lavrov, Nato-UE verso coalizione per guerra a Russia – “Sembra che la UE e la Nato stiano formando una coalizione per la guerra contro la Russia”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, come riporta Ria Novosti.

    Ore 12.20 – Cremlino: rapporti Russia-UE hanno toccato il fondo – I rapporti tra la Russia e l’Unione europea hanno già toccato “il fondo” ed è difficile “scendere più in basso”. Lo afferma il Cremlino.

    Ore 12.10 – Usa, Volker: “Ucraini devono resistere qualche mese” – L’Ucraina deve resistere per qualche mese, tenere congelato il conflitto e poi lanciare la controffensiva grazie alle armi che gli americani stanno inviando. Sarebbe questo il piano di Zelensky, spiega in un’intervista a La Stampa Kurt Volker, già ambasciatore Usa alla Nato e inviato speciale sino al 2019 per i negoziati in Ucraina. Le sanzioni “stanno iniziando ad avere un impatto e nel tempo le cose diventeranno ancora peggiori per la Russia”, ha detto. “Mosca sta già avendo difficoltà a rispettare i pagamenti del suo debito; l’impossibilità di importare alcuni materiali e prodotti sta impedendo di produrre missili di precisione e altri strumenti fondamentali per l’esercito”.

    Ore 12.00 – Gas, Belgio: serve tetto ai prezzi contro caro energia – Il primo ministro belga Alexander De Croo ha fatto appello alla solidarietà europea contro il caro energia. “Se non ci prepariamo insieme per l’inverno quest’estate, allora c’è un grande rischio che avremo seri problemi”, ha detto arrivando al vertice UE. Il Belgio, ha evidenziato, sostiene le proposte su “acquisti comuni” e “un tetto dei prezzi”, “ora la Commissione Ue deve prendere la guida” di queste iniziative, “dobbiamo coordinarci”.

    Ore 11.50 – Cremlino: candidatura Ucraina “questione interna europea” – “Un affare interno dell’Europa”. Così il Cremlino ha commentato la decisione della Ue di conferire lo status di candidato all’Ucraina per entrare nell’Unione.

    Ore 11.40 – Cremlino: attentato a Kherson “atto di terrorismo” – Secondo il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, l’attentato che oggi ha ucciso un membro dell’amministrazione filorussa di Kherson è stato un “atto di terrorismo” a cui sarà dedicata “un’attenzione speciale”. “Posso solo dire: il nostro esercito è lì e, ovviamente, questa attività terroristica richiede un’attenzione speciale. Questi non sono altro che atti di terrorismo. E, di conseguenza, possono essere trattati solo in questo modo”, ha detto Peskov, commentando la morte di Dmitri Savluchenko.

    Ore 11.30 – Svezia: vertice UE su energia per decisioni o perdita tempo – Sulla convocazione di un Consiglio europeo straordinario sull’Energia “spetta al presidente del Consiglio Charles Michel vedere cosa sia necessario, ma se avremo un incontro in più dovremo essere in grado di prendere un qualche tipo di decisione, altrimenti penso che forse non è il modo più produttivo di usare il nostro tempo”. Lo ha detto la prima ministra svedese Magdalena Andersson, al suo arrivo al vertice dei capi di Stato e di governo dell’UE a Bruxelles, riguardo la proposta di tenere un vertice speciale sui temi energetici, promossa dall’Italia.

    Ore 11.20 – Gas, Scholz: aumentare import da fuori Russia – Siamo attentamente preparati e ci siamo assicurati di poter importare gas da altri Paesi. Ora dobbiamo lavorare per essere in grado di importare gas da altri Paesi più rapidamente”. Lo ha dichiarato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, al suo arrivo alla seconda giornata del consiglio europeo, rispondendo a una domanda nel caso di interruzione delle esportazioni di gas da parte di Mosca. “Ci troviamo di fronte a grandi sfide economiche”, ha aggiunto. “Abbiamo bisogno di un’economia neutrale dal punto di vista delle emissioni di Co2 e dobbiamo espandere le energie rinnovabili”, ha evidenziato il cancelliere.

    Ore 11.10 – Luhansk, governatore: “Danneggiato ponte di accesso a Lysychansk” – “I russi hanno effettuato attacchi aerei all’ingresso di Lysychansk, danneggiando il ponte di accesso. Ora solo le auto potranno attraversalo, nessun camion invece entrerà in città”. Lo comunica su Telegram, Serhiy Haidai, a capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, a poche ore dall’annuncio del ritiro delle truppe da Severodonetsk, città che, spiega Haidai, “è stata bombardata quasi ogni giorno dai russi per quattro mesi” e dove “il numero dei morti è in aumento”. Il governatore descrive una situazione difficile anche a Lysychansk, con “i russi che avanzano verso la città da Zoloty e Toshkivka” e “sei sistemi missilistici Tochka-U che hanno lasciato Starobilsk in direzione Lysychansk.

    Ore 11.00 – Zelensky ringrazia Usa per nuovi aiuti: “Importanti” – “L’Ucraina è grata al presidente Usa, Joe Biden, e al popolo statunitense per la decisione di fornire un ulteriore pacchetto di aiuto da 450 milioni di dollari nel settore della difesa”. Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino, Volodimir Zelensky. “Questo sostegno, inclusi gli ulteriori lanciarazzi Himars, è ora più’ importante che mai”, conclude il tweet, “grazie agli sforzi congiunti libereremo la terra ucraina dall’aggressore russo!”.

    Ore 10.50 – Mosca: impossibili colloqui con Usa su questioni “irritanti” – La Russia ritiene che sia impossibile tenere le consultazioni bilaterali programmate per il prossimo futuro con gli Stati Uniti su questioni che destano preoccupazione: lo ha reso noto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Lo riporta la Tass. “La parte russa ritiene che sia oggettivamente impossibile tenere consultazioni di esperti russo-americani su (questioni) ‘irritanti’ bilaterali pianificate per il prossimo futuro, soprattutto perché Washington ha moltiplicato questa ‘irritazione’ con le sue pratiche”, ha scritto Zakharova in un commento pubblicato sul sito del ministero.

    Ore 10.40 – Lussemburgo: candidatura UE non è assegno in bianco – “Sono contento che finalmente siamo stati in grado di mostrare all’Ucraina un sostegno morale molto forte perche’ lo status di Paese candidato non equivale ad essere un Paese membro, ma mostra che c’e’ un modo e uno sforzo” in quella direzione “anche se la candidatura non e’ un assegno in bianco”. Lo ha dichiarato il primo ministro del Lussemburgo, Xavier Bettel, al suo arrivo alla seconda giornata di Consiglio europeo. “Non mischiamo le cose, non sono nemmeno sicuro che entro oggi avremo novita’ dalla Bulgaria”, ha aggiunto rispondendo a una domanda sul braccio di ferro tra il governo di Sofia e le forze nella sua stessa maggioranza che non sostengono il via libera all’apertura dei negoziati di adesione Ue per la Macedonia del Nord.

    Ore 10.30 – Filorussi: 1.000 soldati ucraini uccisi, 800 arresi – “Oltre 1.000” soldati ucraini sono stati uccisi e altri 800 si sono arresi negli ultimi due giorni nella battaglia che vede contrapposte le forze di Kiev da una parte e dall’altra le truppe russe e dell’autoproclamata repubblica di Luhansk vicino a Lysychansk, nell’est dell’Ucraina. Lo afferma una fonte della Repubblica filorussa di Lugansk citata dall’agenzia Tass. Secondo la fonte, le perdite ucraine sono avvenute in particolare in combattimenti tra le località di Groskoye e Zolotye, a sud di Lisichansk, che sono state strappate agli ucraini.

    Ore 10.20 – Baerbock: situazione grano drammatica, servono soluzioni – La situazione dovuta alla scarsità del grano è “terribilmente drammatica”. Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, nella conferenza stampa a Berlino che precede il vertice internazionale sulla sicurezza alimentare in programma oggi nella capitale tedesca. “La Russia usa la fame consapevolmente come un’arma di guerra”, ha scandito. “La narrativa russa secondo la quale la crisi alimentare dipenderebbe dalle sanzioni è completamente falsa e noi dobbiamo occuparci dei problemi creati da altri”, ha aggiunto. Baerbock ha sottolineato che il vertice di Berlino è stato convocato “per offrire soluzioni”.

    Ore 10.10 – Mosca: blocco Kaliningrad deciso “sotto diktat Usa” – Il divieto di transito di alcune merci verso la regione di Kaliningrad varato dalla Lituania “è stato chiaramente introdotto sotto diktat degli Usa”. Lo ha denunciato il ministero degli Esteri russo, come riporta Ria Novosti.

    Ore 10.00 – Kiev, respinto attacco alla periferia di Lysychansk – Le truppe ucraine hanno respinto un attacco alla periferia meridionale di Lysychansk, l’ultima città interamente controllata dalle forze di Kiev nella regione di Luhansk. Lo ha dichiarato il governatore della regione Serhiy Haidai, che oggi ha annunciato il ritiro delle forze ucraine dalla vicina Severodonetsk, per settimane il fronte principale della guerra. “L’attacco a Lysychansk è stato respinto… sono stati trovati i corpi di due vittime”, ha detto Haidai, affermando che le truppe russe hanno preso il controllo del villaggio di Mykolaivka, situato vicino a un’autostrada chiave per accedere a Lysychansk.

    Ore 9.50 – Filorussi, abbattuto missile contro autorità separatiste – Rodion Miroshnik, ambasciatore in Russia dell’autoproclamata Repubblica popolare di Luhansk, ha dichiarato che durante la notte è stato abbattuto un missile diretto verso  “il capo dell’amministrazione della Repubblica popolare di Luhansk”.

    Ore 9.40 – Governatore Chernihiv: “Nella notte nuovi bombardamenti al confine” – Nella regione Chernihiv, nell’Ucraina nord orientale, si sono registrati questa notte nuovi bombardamenti al confine con la Russia. Lo comunica su Telegram il governatore Vyacheslav Chaus. In particolare ci sono stati “cinque attacchi con lanciagranate vicino a Senkivka, al confine con la Russia, e venti esplosioni di mortaio vicino a Semenivka”.

    Ore 9.30 – Kiev, funzionario russo ucciso in un attentato a Kherson – Un funzionario delle autorità di occupazione russe a Kherson, in Ucraina, è stato ucciso in un attentato. Lo riferiscono le agenzie russe.

    Ore 9.20 – Lavrov: “Bugie metodo ucraino per giustificare le proprie azioni” – “Le bugie sono il metodo scelto dal governo ucraino per giustificare le proprie azioni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov in un’intervista all’emittente nazionale bielorussa, ripresa dalla Tass. “Non mi sorprende che le bugie siano diventate i mezzi del governo ucraino. Questo accadeva per il governo di Pyotr Poroshenko e lo stesso vale per Volodimir Zelensky”, ha aggiunto.

    Ore 9.10 – Sindaco Mariupol: rischio catastrofe epidemiologica – La città di Mariupol, occupata dalle forze armate russe, è “sull’orlo di una catastrofe epidemiologica”. Lo ha detto il sindaco Vadim Boychenko secondo quanto riporta Kyiv Independent, aggiungendo che “la città è invasa da montagne di spazzatura indifferenziata, circa 9.000 tonnellate, e le condizioni igieniche sono precarie”. “Si stanno diffondendo malattie infettive, tra cui non escludo il colera e la dissenteria. In tutte le zone ci sono sepolture naturali e nessuna fognatura è funzionante. Inoltre non c’è acqua potabile”, ha aggiunto. “Tutto questo mette a rischio la salute dei residenti di Mariupol che si ritrovano in un vero e proprio ghetto”.

    Ore 9.00 – Zelensky: non siamo stato-cuscinetto ma parte dell’UE – “È stato riconosciuto ufficialmente: l’Ucraina non è un ponte, non uno stato-cuscinetto tra Occidente e Russia, non una sfera d’influenza, non una zona ‘grigia’ o un territorio di transito. L’Ucraina è un futuro partner alla pari per i 27 paesi dell’UE”. Lo ha dichiarato nel suo ultimo video messaggio il leader di Kiev, Volodimir Zelensky, all’indomani del via libera del consiglio europeo allo status di candidato UE all’Ucraina.

    Ore 8.50 – Cremlino su Kaliningrad: “Ci auguriamo il meglio e ci prepariamo al peggio” – Il Cremlino non esclude la possibilità che la Lituania sollevi le restrizioni al transito verso l’exclave russa di Kaliningrad, ma si prepara al peggio. A dichiararlo è stato Dmitry Peskov, citato dalla Tass. “Non vogliamo escludere nulla. Vogliamo augurarci il meglio e prepararci al peggio. E questo è esattamente ciò che stiamo facendo ora”, ha aggiunto il portavoce del Cremlino.

    Ore 8.40 – Londra: russi a corto personale per operazioni aeree – La Russia sta usando mercenari del gruppo Wagner come piloti nelle missioni di supporto aereo ravvicinato e questo indica che la sua aviazione è alle prese con problemi di equipaggio nel conflitto in Ucraina. Lo afferma l’ultimo bollettino dell’intelligence militare britannica, facendo riferimento alla confessione di un pilota di un jet d’attacco russo Su-25 catturato in seguito all’abbattimento del suo aereo, lo scorso 17 giugno. “Il pilota ha confessato di essere un ex maggiore dell’aviazione russa, impiegato nella Wagner e che aveva compiuto diverse missioni nel conflitto”, si legge nel bollettino. L’uso di ex soldati e ora mercenari nella Wagner, come piloti “indica che l’aviazione russa probabilmente è alle prese con una carenza di equipaggi per sostenere l’invasione dell’Ucraina”, prosegue il rapporto diffuso dal ministero della Difesa di Londra. “Questo”, spiega l’intelligence militare britannica, “è probabilmente dovuto alla combinazione di un numero insufficiente di personale adeguatamente addestrato e delle perdite subite dai russi in combattimento”. “Nelle sue missioni”, continua il bollettino, “il pilota russo avrebbe utilizzato dispositivi Gps commerciali invece che apparecchiature di navigazione militari russe e questo probabilmente indica che gli aerei in uso alla Wagner sono modelli piu’ vecchi dei Su-25 e che l’aviazione russa non fornisce a Wagner apparecchiature avioniche aggiornate”.

    Ore 8.30 – Intelligence USA, forze russe si assicurano vantaggio nell’est – Le forze russe si stanno assicurando un vantaggio sul terreno nell’Ucraina orientale, dove agiscono tenendo conto degli errori commessi durante le prime fasi dell’invasione del paese, con un migliore coordinamento di attacchi aerei e terrestri e cambiamenti dal punto di vista logistico e delle linee di rifornimento. A fornire la valutazione parlando con la Cnn sono stati due funzionari statunitensi a conoscenza diretta delle valutazioni dell’intelligence americana. Gli Stati Uniti, sostiene ancora l’emittente nel riferire la valutazione, non si aspettano inoltre che i nuovi sistemi d’arma forniti di recente alle forze ucraine, incluso il sistema di lancio multiplo di razzi Himars, cambino immediatamente la situazione sul campo, in parte perché hanno portata e numero di razzi limitati per evitare che possano essere lanciati in territorio russo, in parte perché le forze russe sono state in grado di distruggere alcune delle nuove armi fornite dall’Occidente, inclusi gli obici M777, nel corso di attacchi mirati.

    Ore 8.20 – Stato maggiore ucraino: fermata offensiva russa a Borivsky – L’esercito ucraino ha fermato l’offensiva delle truppe russe vicino a Borivsky, nella regione di Kharkiv, in Ucraina orientale. Lo ha reso noto lo stato maggiore delle forze armate ucraine, su Facebook. “Il nemico non cessa le operazioni offensive nella zona operativa orientale per stabilire il pieno controllo del territorio delle regioni di Donetsk e Luhansk”, si legge inoltre nel rapporto. Le truppe russe puntano a mantenere un corridoio terrestre tra il Donbass e la “Crimea ucraina temporaneamente occupata” e operano il blocco delle comunicazioni marittime dell’Ucraina nella parte nord-occidentale del Mar Nero.

    Ore 8.10 – Germania: Habeck, possibili chiusure industrie se carenza gas – La Germania si sta avviando verso una carenza di gas se le forniture di quello russo rimarranno basse come lo sono ora, e alcune industrie dovranno chiudere se non ce

    Ore 8.00 – Kuleba: “Le armi assicurano la via diplomatica” – Solo la vittoria militare di Kiev convincerà la Russia a seri negoziati di pace: “Le armi garantiranno la via diplomatica”. Ne è convinto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba che, al Corriere della Sera, dice che l’aggressione russa non riguarda solo le case ucraine, ma ogni famiglia europea. Dopo la recente visita di Draghi, Macron e Scholz si vedono unità e chiarezza di intenti: ci sono differenze, “ma in linea di principio si va assieme nella stessa direzione”. Quanto alla via negoziale, i cannoni di Mosca continuano a sparare, dice Kuleba, ma per Kiev vale ancora l’offerta di un summit Putin-Zelensky.

    Ore 7.50 – Governatore Luhansk, truppe si ritireranno da Severodonetsk – “Le truppe ucraine dovranno ritirarsi da Severodonetsk, c’è un ordine in tal senso”. Lo ha dichiarato il capo dell’amministrazione militare regionale di Luhansk, Serhiy Haidai, come riporta Ukraina 24. “Non ha senso rimanere lì, il numero dei morti aumenta, si sposteranno in nuove postazioni fortificate”, ha spiegato Haidai.

    Ore 7.40 – Kuleba: saremmo felici di avere il Papa a Kiev – In merito al ruolo di mediazione di Papa Francesco per porre fine alla guerra “non c’è nulla di nuovo”, spiega il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, in un’intervista al Corriere della Sera. “Saremmo felici di avere il Papa a Kiev”, ribadisce. “Con la diplomazia vaticana abbiamo molto lavorato ultimamente per spiegare che questa guerra è tutta responsabilità russa e nessuno ha mai provocato Putin”.

    Ore 7.30 – Candidatura Ue per Ucraina, Kuleba: “Svolta da visita a Kiev di Draghi, Macron e Scholz” – “La recente visita a Kiev di Macron, Draghi e Scholz, insieme con il premier romeno, è stata il punto di svolta per la candidatura dell’Ucraina nell’Unione europea. Prima di allora la situazione era molto fragile”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba. “Il presidente francese Emmanuel Macron – ha aggiunto – ha svolto un ruolo molto importante – ha aggiunto -. L’elenco degli scettici era noto da molto tempo: i Paesi Bassi, la Danimarca, la Svezia, il Portogallo. La Germania era in questo gruppo”.

    Ore 7.20 – Lavrov: “Non ha senso continuare a negoziare con l’Ucraina come prima” – “Non ha senso continuare a negoziare con l’Ucraina nelle stesse forme degli ultimi otto anni”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, aggiungendo che gli ucraini “hanno infranto l’accordo di Maidan del febbraio 2014 e poi gli accordi di Minsk”. Secondo Lavrov, adesso “non ci sono possibilità che all’Ucraina sia consentito riprendere i negoziati”. Quando riprenderanno “la Russia terrà conto della situazione sul campo. Ci sono aree liberate, dove la maggior parte della popolazione non ha intenzione di tornare nuovamente sotto il controllo di Kiev”.

    Ore 7.10 – Cremlino, non ancora fissata data visita Putin in Turchia – “La data esatta della visita del presidente russo Vladimir Putin in Turchia non è stata ancora fissata,”. Lo ha detto alla Tass il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. “Non sono ancora stati avviati preparativi sostanziali. C’è un invito valido e il presidente intende usarlo, ma non ci sono informazioni sulle date esatte”, ha aggiunto. Erdogan aveva invitato Putin nel gennaio scorso e successivamente si era offerto di organizzare un incontro con il presidente ucraino Volodimir Zelensky per creare le condizioni per arrivare alla pace. Peskov ha poi detto che il presidente Putin si recherà in visita in Iran ma anche in questo caso le date non sono state stabilite.

    Ore 7.00 – Zelensky: “Italia al nostro fianco, grazie alla forza di Draghi” – “L’Italia è al nostro fianco. Grazie a Mario Draghi per la sua forza e per la sua perseveranza”. È quanto afferma Volodymyr Zelensky, parlando al Consiglio europeo dopo il sì dell’Ue alla candidatura ucraina. Il presidente ucraino ha ringraziato, uno ad uno, tutti e 27 i paesi membri, dedicando un messaggio anche al premier italiano: “Grazie per aver dimostrato che i principi delle persone perbene sono davvero il fondamento dell’Europa”.

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