Guerra in Ucraina, Scilipoti si propone come mediatore: “Andrei a Mosca, posso dare una mano”
L’ex senatore Domenico Scilipoti ha detto di essere pronto a recarsi a Mosca per trattare la fine della guerra in Ucraina. Lo ha dichiarato all’Agi, dopo aver diffuso un comunicato in russo in cui ha spronato l’Europa ad approvare “un piano Marshall di aiuti all’Ucraina”.
“Andrei anche con una delegazione a Mosca per trattare, se potessi dare una mano”, ha detto Scilipoti, uno degli ex deputati dell’Italia dei valori al centro dell’indagine, poi archiviata, sulla compravendita di parlamentari, per il voto di fiducia al governo Berlusconi nel 2010.
“Per quattro anni ho fatto parte della Commissione Nato che doveva occuparsi proprio dei rapporti con l’Ucraina”, ha detto Scilipoti, dicendosi contrario alle censure subite da “esponenti della cultura russa”. “È accaduto a Milano dove si è oscurato Dostoevskij, idem a Genova e Bari. La cultura russa e il suo popolo non hanno niente a che vedere con la guerra in atto, manifestazioni simili sono esempio di barbarie culturale. Bisogna correggere la tendenza in atto, presente anche nei media, di ostilità al popolo russo, estraneo alla guerra. Piuttosto trovo inopportuno l’aver mandato mezzi che faranno morti agli ucraini”.
Nel comunicato, scritto anche in cirillico, Scilipoti ha anche chiesto di intensificare “la strada della diplomazia e della mediazione con una conferenza internazionale in terra neutra e la mediazione di esponenti autorevoli”.