La guardia costiera libica ha esploso dei colpi, lanciato oggetti e cercato di speronare un barcone con a bordo circa 60 migranti che stavano tentando di raggiungere l’Europa. A documentare quanto accaduto in zona SAR maltese sono i filmati girati dall’equipaggio del Seabird, l’aereo usato dall’Ong tedesca Sea Watch per monitorare il Mediterraneo centrale
“Ieri Seabird ha documentato un violento attacco della cosiddetta guardia costiera libica in zona SAR maltese”, si legge nel tweet pubblicato oggi da Seawatch, in cui si sentono anche i commenti sul velivolo e le comunicazioni via radio con la guardia costiera libica. “I video realizzati dal nostro equipaggio mostrano gli spari, le pericolose manovre della motovedetta e il lancio di oggetti contro le persone a bordo”.
Nonostante le richieste dell’equipaggio del Seabird, che chiedeva di interrompere subito le condotte pericolose, la guardia costiera libica ha continuato nei tentativi di bloccare il barcone, mettendo in pericolo la vita dei migranti.
“Le 63 persone a bordo sono riuscite a fuggire all’attacco della motovedetta Ras Jadir, donata dall’Italia, e ad arrivare a Lampedusa”, si legge in un altro tweet dell’Ong. “La violenza a cui sono state sottoposte è inaccettabile e dimostra la necessità d’interrompere gli aiuti alla cd guardia costiera libica”.