All’aeroporto di Fiumicino il Green pass è un optional, per non dire una farsa. Nonostante dal 6 agosto scorso sia obbligatorio esibirlo per i voli internazionali e dal 1 settembre anche per quelli nazionali, al Terminal 1 e 3 dell’aeroporto appena fuori la Capitale ai controlli sicurezza dei gate per le partenze il personale è sprovvisto di QR code reader (come potete vedere nel video). Questo significa che è letteralmente impossibile verificare la validità del Green pass. Per testare con i nostri occhi la procedura, noi di TPI abbiamo passato i controlli in prima persona.
È domenica e i viaggiatori sudati in questi ultimi sprazzi d’estate si accalcano ai cancelli che separano chi parte da chi resta. Un momento sempre molto romantico, fatto di fazzoletti e lacrime o di occhiolini e sorrisi, a seconda dei casi. I cartelloni dell’immaginario pandemico sono ormai lo sfondo abituale: segnali che indicano di indossare la mascherina, pubblicità progresso sul vaccino, istruzioni sulla distanza. Ma soprattuto, scritto a caratteri cubitali all’ingresso dei controlli troneggia un “esibire il Green Pass”.
Ci sono due step prima di mettere piede nei veri e propri gate. Il primo è appunto il check-point per il certificato verde e il secondo quello per la lettura del biglietto aereo. Ma quello che abbiamo scoperto è che il primo check-point è assolutamente un’illusione. “Green pass, prego”, dice svogliata l’addetta alla security. Le persone scorrono, mostrando rapidamente il cellulare. Nessuna scansione, nessuna lettura digitale.
Quei Green pass potrebbe essere di chiunque altro. La prova? Ho passato il controllo mostrando la foto del Green pass di un mio amico. AmicO, uomo, che chiaramente non sono io. E sono entrata senza che nessuno battesse ciglio.
Un aeroporto che sposta una media di oltre 1 milione e 300mila passeggeri al mese con questi controlli blandi può mettere a rischio la sicurezza sanitaria internazionale. Perché se il Green pass è falso o scaduto, significa che quel viaggiatore non si è vaccinato. Che potrebbe aver contratto il Covid o contrarlo all’estero. Un Green pass senza lettore QR code non solo è un’arma spuntata, ma è un pericoloso vortice del ridicolo: i tanti No Vax infatti non aspettano altro che dire che le misure prese dal governo sono inefficaci.
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