È terminata a Palazzo Chigi la Cabina di regia del premier Mario Draghi con i ministri sul nuovo decreto legge Covid, che sarà approvato in seguito dal Consiglio dei ministri per decidere sull’obbligo di Green Pass nei luoghi a rischio assembramento, sulla proroga dello Stato di emergenza e sui nuovi parametri con cui saranno attribuiti i colori alle Regioni.
Secondo quanto si apprende, il nuovo decreto prevederà la proroga dello Stato di emergenza fino al 31 dicembre e l’obbligatorietà del Green pass a partire dal 5 agosto per accedere ai luoghi al chiuso di bar e ristoranti. Non sarà invece necessario esibire il pass per consumare al bancone, anche se al chiuso.
Il Governo cambierà anche le soglie di occupazione dei posti letto nei reparti d’emergenza delle strutture sanitarie per il passaggio di colore delle Regioni. Secondo quanto si apprende, il Cdm stabilirà una soglia del 10 per cento per le terapie intensive e del 15 per cento per le aree mediche oltre cui scatterebbe il passaggio dalla Zona bianca in fascia gialla.
Il salto in Zona arancione avverrebbe invece nel caso si superasse la soglia del 20 per cento in terapia intensiva e del 30 per cento nelle aree mediche. Il passaggio in Zona rossa avverrebbe invece rispettivamente con un’occupazione dei posti letto in terapia intensiva superiore al 30 per cento e oltre il 40 per cento nelle aree mediche.
La Cabina di regia non ha discusso di trasporti, né a lunga percorrenza né locali. Sui criteri di applicazione del Green pass in questo settore si deciderà a settembre. Il nuovo decreto non prevederà nemmeno l’obbligo di vaccinazione per i docenti e i dipendenti della scuola.
La certificazione verde sarà necessaria anche per accedere a spettacoli all’aperto, centri termali, cinema, teatri, eventi sportivi aperti al pubblico, fiere, congressi, concorsi, palestre e piscine. Per ora resteranno chiuse le discoteche, anche in Zona bianca. Il Governo ha infatti comunicato la decisione alle Regioni, ventilando l’ipotesi di disporre appositi ristori per le imprese del settore.
Nel corso della Cabina di regia è circolata anche l’ipotesi di offrire tamponi anti-Covid gratuiti agli under 18, una fascia di popolazione vaccinata solo al 25 per cento. Inoltre, la quarantena di 14 giorni, in caso di contatto diretto con una persona affetta da Covid, sarà ridotta per chi è in possesso del Green pass.
A illustrare le scelte del governo, come già accaduto in precedenza, sarà la conferenza stampa del presidente del Consiglio Mario Draghi insieme ai ministri della Salute, Roberto Speranza, e della Giustizia, Marta Cartabia.
Obbligo di Green Pass: come funzionerà
L’obbligo di Green Pass dovrebbe scattare dal primo agosto, anche se alcuni nel governo chiedono che parta già da lunedì 26 luglio. Il certificato verde sarà rilasciato anche ai guariti dal Covid o a chi ha un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Per il momento, per accedere ai locali al chiuso in zona bianca basterà una dose di vaccino, somministrata da almeno 14 giorni. Servirà invece la doppia dose per i grandi eventi, dopo il via libera dei governatori. Sugli altri luoghi chiusi la decisione sarà presa oggi in Cdm, dove sarà stilata la lista completa. In ogni caso, da settembre anche per i ristoranti e i bar al chiuso servirà aver completato il ciclo vaccinale.
Per incentivare i cittadini a effettuare il richiamo, nel decreto sarà specificato che la certificazione rilasciata a chi ha fatto la prima dose non sarà più valida se non ci si presenta all’appuntamento per la seconda. A settembre, inoltre, si discuterà se estendere o meno l’obbligo anche ai trasporti pubblici. Il ministero della Salute, intanto, ha chiarito che chi non è ancora riuscito ad ottenere il Green pass potrà utilizzare il certificato vaccinale ottenuto dopo la prima oppure dopo la seconda dose.
Esulta la Lega: “Accolte le nostre richieste”
Alcune delle richieste della Lega sono state accolte dalla Cabina di regia del premier Mario Draghi con i ministri sul nuovo decreto legge Covid e il Carroccio esulta: nessun divieto per i viaggi su treni, aerei e autobus, nessun obbligo per lavoratori, giovani e studenti, rinvio a settembre di eventuali restrizioni.
È quanto fanno sapere fonti della Lega, citate da Lapresse e Rainews24, al termine della riunione tenuta oggi a Palazzo Chigi in vista del Consiglio dei ministri, in cui i rappresentanti del Carroccio chiederanno (come volevano le Regioni) di tenere al 20 per cento il tetto delle terapie intensive (oggi sono occupate in media al 2 per cento) per il cambio di fascia di colore, l’esclusione dei ristoranti e dei bar dall’obbligo di utilizzo del pass, la riapertura immediata (anche col lasciapassare) delle discoteche e la gratuità dei tamponi per chiunque sia sprovvisto del Pass.
“Salvare vite e posti di lavoro allo stesso tempo, senza multe e costrizioni, è il nostro obiettivo”, fanno sapere fonti della Lega.
La reazione delle Regioni: “Più vaccini per il Green pass obbligatorio”
Arrivano anche le prime reazioni delle Regioni alle decisioni prese durante la Cabina di regia del premier Mario Draghi con i ministri sul nuovo decreto legge Covid.
In primis, nell’incontro con l’esecutivo i presidenti hanno chiesto di inviare quantitativi di vaccini adeguati all’aumento presunto delle richieste, in vista dell’introduzione del Green pass obbligatorio.
Alcune piccole regioni poi, in particolare Umbria e Valle D’Aosta, sono preoccupate che l’aggiornamento dei nuovi parametri possa esporre i rispettivi territori al rischio di passare in zone di colore con maggiori restrizioni anti-Covid per via del numero limitato di posti letto nei reparti d’emergenza delle strutture sanitarie. Secondo quanto si apprende, tali timori sarebbero stati espressi durante l’incontro con il Governo sul nuovo decreto Covid e avrebbero ricevuto adeguate rassicurazioni, con la garanzia di adottare una certa flessibilità in questi casi.
Il presidente dell’Abruzzo, Marco Marsilio, ha invece approvato il cambio dei parametri per il passaggio di colore ma ha criticato la scelta di rendere obbligatorio il Green pass. “Nel confronto odierno con il Governo, che ha illustrato a Regioni, Province e Comuni le nuove misure, ho dato atto al Governo che sui nuovi parametri c’è stato un passo in avanti significativo nell’accogliere la richiesta delle Regioni di passare a considerare prioritariamente il tasso di occupazione dei posti letto in ospedale per il passaggio in una fascia più restrittiva”, ha dichiarato Marsilio a margine della riunione tenutasi oggi pomeriggio tra i presidenti di Regione e il Governo.