Da oggi – giovedì 1 luglio – entra in vigore il green pass europeo, che sarà valido in tutti i Paesi Ue. Il documento consentirà di viaggiare in Europa, senza l’obbligo di quarantena o di test. Servirà un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti, oppure bisognerà dimostrare di essere guariti dal Covid o di aver completato il ciclo vaccinale (due dosi). Il certificato verde è valido a partire da quattordici giorni dopo il richiamo.
Anche In Italia si discute della possibilità di rilasciare il certificato solo dopo il richiamo. Al momento nel nostro Paese è possibile invece ottenerlo 15 giorni dopo la prima somministrazione di vaccino anti Covid. Gli scienziati sono però preoccupati per la variante Delta, che si diffonde più rapidamente delle altre, e lo stesso sottosegretario alla Salute Sileri ha anticipato nei giorni scorsi che il pass italiano potrebbe uniformarsi a quello europeo. Anche se per il momento il governo non ha aggiornato le regole. Il certificato verde consentirà gli spostamenti per turismo, anche se ieri Bruxelles ha raccomandato agli Stati membri di utilizzarlo anche per gli eventi culturali, come concerti, teatri e festival.
Come funziona il green pass
Il certificato ha una versione cartacea e una digitale. Quest’ultima può essere scaricata direttamente sul proprio cellulare e dispone di un Qr code, che ne consente il riconoscimento e la lettura dei dati. Il pass contiene anche una firma digitale per impedirne la falsificazione. Chi rilascia il certificato, per esempio una struttura sanitaria, ha la propria chiave di firma digitale.
Tutte le chiavi di firma sono conservate in una banca dati protetta in ogni Paese. La Commissione europea ha creato un gateway (una piattaforma comunitaria che raccoglie i dati di tutti i certificati) per garantire che tutte le firme dei certificati possano essere verificate ovunque in Ue. Durante un’eventuale richiesta di verifica del certificato elettronico la app diventerà verde se il certificato è firmato digitalmente in modo corretto (la firma viene effettuata tramite una chiave privata, password o pin che è in mano ai certificatori), rossa se invece ci sono delle irregolarità. Ma l’app di verifica non acquisirà i dati, si limiterà a leggerli, cambiando colore in base alla validità o meno del pass.
Come si ottiene
Il modello del pass è unico, in modo da facilitare i controlli in qualsiasi Stato. Il green pass elettronico si servirà di un’applicazione: in Italia si tratta delle app Immuni e IO.
Ogni Stato mette a disposizione un portale che consente di scaricare i documenti. In Italia il pass è rilasciato, in formato digitale e stampabile, dalla piattaforma nazionale del Ministero della Salute con modalità diverse. Le Regioni hanno già emesso diversi certificati verdi: servirà un periodo di 6 settimane per renderli compatibili con il nuovo modello Ue.
Quali vaccini sono validi
Non c’è differenza tra i vaccini richiesti per il green pass: i quattro sieri anti Covid attualmente in circolazione, e autorizzati dall’Ema, e cioè Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson&Johnson, sono tutti validi ai fini della certificazione verde. I singoli Stati poi potranno decidere se rilasciare il green pass anche ai viaggiatori dell’Ue che hanno ricevuto un vaccino diverso, per esempio il siero russo Sputnik.
Quali Paesi hanno già il green pass
Da oggi 20 Paesi dei 27 sono già pronti a utilizzare il certificato verde europeo: mancano ancora Cipro, Ungheria, Malta, Irlanda, Paesi Bassi, Romania e Svezia, che non hanno ancora completato il sistema digitale per connettersi alla piattaforma Ue.