Il dossier delle riaperture è sul tavolo del governo, che punta alla ripartenza a partire dal 3 maggio con un provvedimento ad hoc. Una data molto vicina a quella dello scorso anno, quando le misure furono allentate il 4 maggio. Centrale per il raggiungimento di questo obiettivo è la campagna di vaccinazione.
Il criterio ribadito dal commissario all’emergenza Figliuolo è quello di dare priorità alle categorie fragili e agli over 80: solo quando queste categorie saranno vaccinate potranno arrivare le vere riaperture. Anche se qualche segnale potrebbe arrivare già il 26 aprile, come riporta l’Agi citando una fonte di governo. Si dovrebbe arrivare ad una ripartenza per gradi, magari con la possibilità di riaprire le attività di ristorazione e i bar a pranzo.
Linea dura sui vaccini
Le Regioni faranno arrivare giovedì le proprie proposte sulle riaperture, in un clima che si fa teso soprattutto dopo che il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha deciso di non seguire il criterio anagrafico e puntare sulle categorie economiche con il vaccino di AstraZeneca.
“Niente eccezioni” è la linea stabilita a Palazzo Chigi dopo il vertice tra Draghi, Speranza e Figliuolo. Anzi, l’esecutivo impugnerà se necessario davanti alla giustizia amministrativa ogni decisione in contrasto con le direttive nazionali.
Riaperture a maggio: le prossime tappe
Nella giornata di ieri, mentre i ristoratori, i commercianti e gli imprenditori tornavano in piazza a Roma per manifestare sotto lo slogan “Io Apro”, il commissario si è recato a Palazzo Chigi per lavorare sulla campagna di vaccinazione. Il premier Mario Draghi, invece, ieri ha incontrato il ministro dell’Economia Daniele Franco, e sta lavorando al Def e al nuovo scostamento di bilancio che sfiorerà i 40 miliardi.
Il governo non ha ancora convocato la riunione della cabina di regia, che si dovrebbe tenere a questo punto la prossima settimana. Ad essere analizzati saranno i dati che arriveranno dal monitoraggio di venerdì 16 aprile. A premere per le riaperture è il leader della Lega Matteo Salvini, secondo il quale “dove possibile” bisogna “riaprire già ora”.
Nel frattempo, il Comitato tecnico scientifico (Cts) ha preso tempo sul dossier legato agli Europei di calcio e ieri ha ricevuto le proposte del ministro dei Beni culturali Dario Franceschini per consentire che la riapertura di teatri, cinema e sale da concerto, già prevista nelle ‘”zone gialle”, possa avvenire con una maggiore presenza di pubblico. Si punta a un ampliamento della capienza finora consentita nei protocolli da 200 persone a 400 al chiuso e da 400 a mille all’aperto.
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