Giuseppe Di Bello, chi è l’ex carabiniere che ha trovato i resti di Gioele Mondello
Giuseppe Di Bello, 55 anni, di Capo D’Orlando (Messina), cercatore di funghi, ex carabiniere in congedo è l’uomo che ha trovato quelli che quasi certamente sono i resti del piccolo Gioele Mondello, il bambino di 4 anni scomparso il 3 agosto scorso insieme alla madre Viviana Parisi nei pressi di Caronia.
Di Bello ha raccolto l’appello lanciato da Daniele Mondello, padre di Gioele, e si è unito ieri, mercoledì 19 agosto, ad alcune centinaia di volontari che hanno iniziato a perlustrare la zona attorno all’autostrada Messina-Palermo. “L’ho trovato dove gli altri non lo hanno cercato. Sono arrivato dove nessuno era ancora arrivato”, ha spiegato Di Bello ai giornalisti dell’AdnKronos. “Come è finito, secondo lei, Giole lì?”, gli chiedono. E l’ex carabiniere risponde: “Non mi interessa, saranno i magistrati a scoprirlo”. Era straziato “dagli animali selvatici. È stato un dono di Dio, ritrovarlo”, aggiunge il carabiniere in congedo. Francesco Radici, un altro volontario che era insieme all’ex militare, ha raccontato che Di Bello “aveva in mano una falce con cui si è fatto largo in mezzo ai rovi e a una fitta vegetazione fino a trovare i resti”.
L’ex carabiniere Giuseppe Di Bello dopo aver trovato i resti in una fitta boscaglia ha chiamato i vigili del fuoco che a loro volta hanno poi girato la segnalazione al magistrato che guida l’inchiesta, il procuratore di Patti Angelo Cavallo, e alla polizia scientifica.