“Penso solo cose negative, non ci posso fare niente”. La mamma di Giulia Tramontano, la 29enne incinta al settimo mese uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello, lo aveva detto già giorni fa quando la ragazza era sparita nel nulla e del fidanzato ancora non si sospettava. Una terribile sensazione anche perché “Giulia non mi avrebbe mai fatto una cosa del genere, non ci avrebbe mai fatto stare così male. Questa cosa mi tormenta, spontaneamente non l’avrebbe mai fatto, penso solo cose negative, non ci posso fare niente”, le parole della donna a Chi l’ha visto? su Rai 3.
“Abbiamo parlato con Alessandro, ci ha detto che è andato al lavoro e l’ha lasciata a letto – ha raccontato la madre di Giulia -. Da allora non l’ha più vista”. Parole cariche di dolore ma pacate. La donna aveva poi raccontato i momenti precedenti alla sparizione della figlia che “non ci avrebbe mai dato volontariamente questo dolore”.
“Ci hanno detto che ha preso 400 euro in contanti, il bancomat e una borsa, non so se grande o piccola non so nemmeno com’è vestita, non so niente. Neanche Alessandro lo sa, dice che era andato al lavoro e che quindi non può saperlo”. In quel momento nemmeno una parola contro il genero che poi si è scoperto essere l’assassino di Giulia.
Giulia “si è trasferita a Milano per cercare lavoro, ultimamente lavorava da casa due giorni a settimana. Il 22 maggio ha fatto la visita per la maternità: sarebbe dovuta andare il primo giugno, ma ha deciso di continuare per stare un mese in più col figlio. Già stava pensando da mamma. Non voglio dire nulla, mai avrei voluto fare questa cosa. Ho altri due figli eccezionali, ma loro non mi bastano, voglio mia figlia. Ti prego torna. Sto facendo una cosa stupida, le sto mandando i messaggi e le sto dicendo tutto quello che voglio dirle”. Messaggi che Giulia Tramontano non ha mai potuto leggere.