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    Giulia Tramontano, il fidanzato dopo il delitto diceva all’amante: “Se ne è andata, sono libero, il figlio non è mio”

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 1 Giu. 2023 alle 10:56 Aggiornato il 5 Giu. 2023 alle 20:50
    Il ritrovamento a mezzo chilometro dall’abitazione dove viveva la coppia, in un angolo di terra dietro i box di via Monte Rosa. La confessione senza una lacrima: “Ho tentato di bruciare il corpo due volte”. I pm contestano la premeditazione.
    Il corpo di Giulia Tramontano è stato ritrovato nella notte. Si trovava in un’area verde abbandonata a Senago nel Milanese. Il fidanzato Alessandro Impagnatiello ha confessato l’omicidio della 29enne al settimo mese di gravidanza. La ragazza era ricercata dal 29 maggio scorso. Successivamente era emersa la circostanza della lite con il fidanzato. Impagnatiello aveva una relazione con un’altra ragazza americana. Tramontano lo aveva scoperto poco prima di scomparire. Nell’auto del barman erano state trovate ieri alcune tracce di sangue.

    Il 30enne, dopo il delitto, ha trasportato il corpo nel suo suv e ha vagato per chilometri. Ma ha anche cercato la sua amante, la collega americana con cui aveva una storia parallela che Giulia aveva scoperto. “Lei se ne è andata, ora sono un uomo libero”, le ha detto giurando che il bambino che Giulia portava in grembo non era suo. La collega, però, spaventata, ha preferito non incontrare Impagniatiello, proponendogli solo un confronto a distanza.

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