“Giulia mi disse che Alessandro non avrebbe mai visto il figlio”
Continuano a emergere dettagli sull’omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne al settimo mese di gravidanza uccisa dal suo compagno Alessandro Impagnatiello: a fornirli agli inquirenti è stata l’altra fidanzata del barman, i cui verbali sono stati resi noti dal Corriere della Sera.
La giovane, collega di lavoro di Impagnatiello, racconta prima di tutto l’incontro con Giulia Tramontano avvenuto il giorno dell’omcidio.
“Il nostro incontro è stato veramente cordiale tant’è che appena ci siamo viste ci siamo abbracciate per solidarietà femminile” ha rivelato la ragazza.
“Mi ha detto che Alessandro non avrebbe mai visto il figlio – continua la 23enne – e che a lei interessava solo il bimbo e la sua salute. Non sapeva ancora se si sarebbe recata a Napoli dai suoi genitori ma sicuramente non voleva più vedere Alessandro. Sarebbe comunque tornata a Senago, dopo il nostro incontro, per parlare con Alessandro e per lasciarlo. Io le ho anche proposto, se ne avesse avuto bisogno, di venire da me a casa a dormire. Lei disse di non preoccuparmi ringraziandomi”.
Giulia, quindi, torna a casa, ma intorno alle 23 e 30, quando la ragazza è stata già uccisa, l’italo-inglese contatta Impagnatiello per avere notizie di Giulia.
“Io ho chiesto subito ad Alessandro dove fosse Giulia e lui che si trovava sul balcone mi disse che Giulia stava dormendo. Ho chiesto di confermarmi questa cosa e lui mi disse che era da un’amica. A seguito delle mie insistenze, si è recato in casa e mi ha fatto fare vedere il letto dove non c’era, poi mi ha fatto vedere anche il divano, su mia richiesta” racconta ai carabinieri la giovane.
“Mi disse che era andata da una sua amica. Me lo disse anche su un audio whatsapp. Comunque in casa, dalle immagini che Alessandro mi mostrava, Giulia non c’era ma Alessandro era palesemente agitato tanto da apparire sudato”.
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