“18/10 Seduta vicino a me”, emoji che sorride. “19/10 Seduta vicino a me”, emoji che sorride. “20/10 Non è venuta a lezione”, emoji che piange. Filippo Turetta annotava così, sul suo cellulare, se Giulia Cecchettin si sedeva nel banco vicino al suo durante le lezioni universitarie che frequentavano insieme.
Non solo. Il 22enne che l’11 novembre 2023 ha ucciso la ragazza sua coetanea, con cui era stato fidanzato, aveva messo per iscritto alcuni inquietanti propositi come quello di “mandare un post al giorno su Instagram a Giulia” o di “controllare follower e following” della giovane sul social.
Lo rivela i programmi Mediaset Quarto Grado e Pomeriggio Cinque, a un poco più di una settimana dall’inizio del processo a carico di Turetta per omicidio volontario, aggravato da premeditazione, crudeltà, efferatezza, stalking e occultamento di cadavere.
In precedenza era emerso anche che il ragazzo aveva installato un’applicazione-spia sul telefono di Cecchettin per seguire la traccia degli spostamenti dell’ex fidanzata e dei messaggi che scambiava con un nuovo amico, Eric.
Sul cellulare di Turetta sono stati trovati diversi appunti, catalogati in una serie di cartelle. In una, dal titolo “Cose che non vanno”, il giovane scriveva, riferendosi a Giulia: “Non mi ha mandato un messaggio affettuoso dopo la buonanotte, non mi ha invitato alla festa di compleanno di Elena, non mi include nella sua vita lasciandomi sempre solo”.
Un’altra cartella aveva invece come titolo “Buoni propositi 2023”: tra gli appunti si legge “Aiutare Giulia a migliorare profilo”, ma anche “apprezzare la vita” e “Non devo litigare, peggioro solamente le cose”. Un intendimento, quest’ultimo, tragicamente disatteso l’11 novembre 2023.