Giorgia Meloni contro Lilli Gruber: “Strumentalizza una tragedia”
Giorgia Meloni attacca Lilli Gruber che, nel corso di Otto e Mezzo in cui si parlava del femminicidio di Giulia Cecchettin, ha definito la presidente del Consiglio “un’espressione della cultura patriarcale”.
La premier ha oggi risposto con un post sul suo profilo Facebook in cui ha pubblicato una foto della sua famiglia, in cui ci sono sua figlia Ginevra, sua madre Anna Paratore e sua nonna Maria.
“Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo. Ora la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione di ieri sera è che io sarei espressione di una cultura patriarcale – scrive la premier – Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di ‘cultura patriarcale’ della mia famiglia. Davvero senza parole”.
La replica di Lilli Gruber
Poco dopo è arrivata la replica di Lilli Gruber: “Ringrazio Giorgia Meloni per l’attacco che considero una prima dimostrazione della sua volontà di aprire un dialogo costruttivo con la stampa, un esercizio di democrazia al quale lei è poco abituata. Le porte di Otto e mezzo sono sempre aperte”.
“Ritengo comunque che sia sempre pericoloso, per il buon funzionamento democratico, quando un/una presidente del Consiglio attacca direttamente la stampa e singoli giornalisti. Per fortuna, il diritto al pensiero libero e critico è ancora ben tutelato dalla nostra Costituzione”.
Nel corso della trasmissione, in onda su La7 nella serata di ieri, lunedì 20 novembre, Lilli Gruber si era rivolta alla scrittrice Carlotta Vagnoli, ospite del programma, facendo riferimento alla “cultura patriarcale della destra” e, in particolare alla prima premier donna d’Italia, Giorgia Meloni, che “ci tiene a essere chiamata il presidente del Consiglio. Un mistero della fede per me. Sarà anche questo una cultura di destra patriarcale”.