L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l’omicidio di Sofia Stefani
Giampiero Gualandi è stato fermato con l’accusa di omicidio volontario e, durante l’interrogatorio con il pm, ha scelto di non rispondere alle domande. Le prime indagini condotte dai carabinieri contraddicono la versione del colpo accidentale che Gualandi aveva inizialmente fornito. L’ipotesi più accreditata è quella di un femminicidio volontario, con il movente legato alla volontà di Gualandi di porre fine alla relazione con Sofia Stefani.
Durante la notte, i carabinieri di Bologna, sotto la direzione della Procura, hanno arrestato Giampiero Gualandi, 63 anni, per l’omicidio di Sofia Stefani, una ex collega vigile di 33 anni. La donna è stata uccisa con un colpo di pistola alla testa, sparato dall’arma di ordinanza di Gualandi, all’interno del comando di Anzola Emilia (Bologna). Nel corso dell’interrogatorio, avvenuto in tarda serata, Gualandi ha esercitato il diritto di non rispondere.
Secondo fonti attendibili, i due avevano una relazione che Gualandi, sposato e con figli, desiderava terminare. Ieri pomeriggio, Sofia Stefani lo aveva chiamato e successivamente si erano incontrati nell’ufficio dell’ex comandante. Attualmente, Gualandi è detenuto in carcere e difeso dall’avvocato Claudio Benenati. Il caso è seguito dal pm Stefano Dambruoso.