Giunti nell’abitazione in seguito a una segnalazione, gli inquirenti l’hanno trovata morta mentre era ancora nel suo letto: Giulia Donato, 23enne di Genova, è stata uccisa mentre dormiva dal suo fidanzato Andrea Incorvaia, guardia giurata di 31 anni.
L’uomo ha poi usato la pistola di servizio anche contro se stesso per togliersi la vita. È stato trovato in camera da letto, con l’arma ancora nella mano.
Un caso di omicidio-suicidio verificatosi ieri nel quartiere Pontedecimo del capoluogo ligure, in via Anfossi. La coppia viveva nella casa della sorella di lui, è stata lei a lanciare l’allarme dopo che non aveva ricevuto più notizie dal fratello dalla sera prima.
Gli amici della coppia riferiscono di frequenti litigi tra i due, al punto che – sospettavano in molti – stessero per lasciarsi. Probabilmente, ricostruiscono gli inquirenti in seguito ai primi rilievi, il decesso dei due potrebbe anche risalire a qualche giorno fa.
Il movente del delitto potrebbe essere la gelosia dell’assassino: chi conosceva la vittima avrebbe avuto informazioni sulla possessività dell’uomo.
La relazione era degenerata nel giro di pochi mesi e la ragazza si stava allontanando. “Giulia stava con Andrea da circa un anno, ed era cambiata – racconta Micaela, amica della 23enne, citata dal Secolo XIX – lui era ossessivo nei suoi confronti, la controllava sempre”.
Un anno fa Giulia Donato aveva perso la figlioletta, avuta da una precedente relazione, a un mese di vita. La scia di femminicidi in Italia riparte dopo un 2022 da record: 120 le donne uccise, di cui l’ultima in ordine temporale il 24 dicembre. Di queste, 97 sono state uccise in ambito familiare o affettivo, nello specifico 57 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex.
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