Elena e Diego, i gemelli di 12 anni uccisi a Margno, nel lecchese, sono stati strangolati a mani nude dal padre. A provarlo i risultati dell’autopsia sul corpo dei bambini, eseguita nella giornata di ieri all’ospedale Manzoni di Lecco dal dottor Paolo Tricomi. “Abbiamo avuto alcuni elementi in più rispetto alle prime indagini e l’autopsia ha svelato che entrambi sono stati strozzati”, ha dichiarato il procuratore del comune lombardo. Tricomi ha a disposizione novanta giorni per stilare e consegnare la relazione che ricostruisce le dinamiche del tragico omicidio-suicidio che ha sconvolto la comunità di Margno. L’anatomopatologo ha effettuato anche i prelievi tossicologici al fine di chiarire se i gemellini siano stati sedati prima di essere strozzati dal loro padre.
Segni evidenti dello strangolamento sono stati individuati sul corpo di Elena, mentre Diego sembra non riportarne. L’uomo, dopo l’omicidio, ha scritto una lunga lettera e dei messaggi alla moglie Daniela Fumagalli, accusando la donna di “aver rovinato la famiglia”. Quando è uscito di casa, prima di raggiungere il ponte dal quale si è buttato, Mario Bressi ha gettato i cellulari dei figli nella campana per la raccolta del vetro nella piazza del paese. Mario e Daniela durante il lockdown dovuto all’epidemia da Coronavirus avevano vissuto da separati in casa, con il 45enne che non riusciva a rassegnarsi alla fine del matrimonio. Bressi, infatti, secondo i nuovi elementi dell’inchiesta, aveva respinto la raccomandata che avviava l’iter della separazione.