Una laurea in arredamento e design e un contratto a tempo determinato a Gardaland, il parco divertimenti di Castelnuovo del Garda. Ma non le basta e decide di iscriversi a OnlyFans per arrotondare. È la storia di Ilaria Raimondi, 25 anni, che fino al mese scorso accoglieva i visitatori nel parco divertimenti veneto.
“Il mio stipendio era di circa mille euro e mi serviva un’entrata in più: tra affitto, auto, spesa e bollette, facevo fatica ad arrivare a fine-mese”. Così ha deciso di iscriversi a OnlyFans. “Non pubblico foto di nudo, mi limito a condividere immagini sexy, in lingerie. Iscriversi al mio canale costa dieci dollari al mese”. Ma a ottobre i vertici di Gardaland l’hanno scoperta, decidendo così di non rinnovare il suo contratto per il mese successivo. Una decisione che ha sconvolto poco la vita di Ilaria, visti i ricavi che ottiene dal social network.
“Il primo mese ho guadagnato 600 euro, poi il numero delle persone che mi seguono è aumentato e a novembre sono arrivata a guadagnare 5 mila euro”, racconta al Corriere Veneto. Inizialmente non lo sapeva nessuno, ma poi la voce ha iniziato a circolare, fino ad arrivare alle orecchie dei capi del parco divertimenti. “Mi hanno fatto presente che quella è una struttura per famiglie e che le mie foto su Onlyfans non si addicono all’immagine che il parco vuole dare all’esterno. Ho risposto che nel mio tempo libero faccio quel che voglio e non possono impedirmelo, ma che se volevano potevano alzarmi lo stipendio permettendomi di guadagnare la stessa cifra che mi garantisce quella mia seconda attività. Ovviamente hanno rifiutato”, dice Ilaria.
Ma i dirigenti di Gardaland non l’hanno licenziata subito. A detta della ragazza, prima le hanno reso la vita impossibile, in attesa della data di scadenza del suo contratto per scegliere di non rinnovarlo.
Dal parco hanno fatto sapere che “Gardaland riconosce e promuove l’importanza delle risorse umane all’interno dell’ambiente lavorativo e incentiva la creazione di rapporti di rispetto e collaborazione con e tra i propri dipendenti”. Ma hanno precisato anche che “nell’ambito delle politiche aziendali si invitano i collaboratori, per le proprie attività digital, a evitare l’utilizzo improprio dei loghi o delle immagini di Gardaland non in linea con la vocazione familiare del Parco divertimenti”. Resta il quesito: può un’azienda licenziare un dipendente per ciò che fa al di fuori dell’orario di lavoro?