Funerale del carabiniere ucciso a Roma, il discorso della moglie
È un intervento commosso e doloroso quello di Rosa Maria Esilio, la moglie del carabiniere ucciso a Roma Mario Cerciello Rega, durante il funerale del militare a Somma Vesuviana di oggi, lunedì 29 luglio 2019. “Prometto di amarti e onorarti per sempre”, ha detto la vedova distrutta dal dolore. “Chiediamo giustizia e dobbiamo alzare la nostra voce in coro per Mario”.
Rosa Maria tra le lacrime ha letto un testo sul tema “Essere moglie di carabiniere”, un post che circola da anni sui social network e in particolare su Facebook tra mogli e fidanzate dei militari dell’Arma. Subito dopo l’arcivescovo Santo Marcianò ha concluso il rito funebre, ricordando come oggi “l’Italia intera sia in lutto”.
Da “gioia e dolore, solitudine e fierezza”, nasce la lacrima “che solo la moglie di un carabiniere prova”, frutto “di tutti quei valori cui suo marito è legato e che lei farà suoi”, ha letto la moglie di Cerciello Rega dall’altare. Rosa Maria ha chiesto di non essere inquadrata nel suo momento di dolore.
La moglie di un carabiniere – ha continuato leggendo il testo pubblicato su molte pagine Facebook – “deve possedere le qualità di un padre e di una madre allo stesso tempo, essere sempre attiva ed intraprendente, far fronte a tutte le necessità, essere capace di svolgere allegramente le sue mansioni anche se è stanca o ammalata, ed essere capace di cambiare casa, abitudini e amicizie spesso e all’improvviso”.
Rosa Maria ha parlato davanti alla bara del marito, sulla quale durante le esequie sono state anche deposte alcune foto della coppia sorridente durante le nozze di circa un mese e mezzo fa.
Il funerale del carabiniere ucciso a Roma
La chiesa di Santa Croce di Santa Maria del Pozzo è la stessa dove Mario e Rosa Maria si erano sposati un mese e mezzo fa. Stamattina la donna ha seguito l’ingresso del feretro. Sulla bara, c’erano una foto del matrimonio e una maglia della squadra di calcio del Napoli, di cui Mario era appassionato tifoso. A presiedere la concelebrazione l’arcivescovo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia.
Il feretro è stato portato a spalla da un picchetto di sei carabinieri in alta uniforme. Nel corso della cerimonia Rosa Maria ha letto una preghiera dopo l’omelia dell’Ordinario militare monsignor Marcianò. Anche il comandante dell’Arma dei Carabinieri, generale Giovanni Nistri, ha parlato. Nel corso del rito funebre è stata anche letta la preghiera del carabiniere. Il feretro è stato portato a spalla fuori della chiesa, tra gli applausi scroscianti dei presenti.
Leggi l'articolo originale su TPI.it