La fuga di tre irpini dalla zona rossa di Codogno: famiglie in quarantena
La fuga di tre irpini da Codogno. Due fratelli originari di Lauro – provincia di Avellino – e residenti a Codogno, in provincia di Lodi, dove è stato individuato un focolaio di Coronavirus, sono scappati dal comune lodigiano per tornare in famiglia.
La fuga di oggi, domenica 23 febbraio, ha un precedente: soltanto ieri, un 27enne originario di Montefusco, in provincia di Avellino, e cameriere a Codogno, era scappato dal comune lodigiano per paura del contagio.
Il sindaco di Lauro, Antonio Bossone, ha immediatamente disposto la quarantena per tutte le famiglie che abitano nello stesso condominio. Sono una quindicina le persone sottoposte alle restrizioni decise dal Governo e applicate a livello locale.
La prefettura di Avellino si è attivata per ricostruire gli spostamenti delle tre persone tornate in Irpinia dal lodigiano. Il 27enne di Montefusco è giunto in auto, mentre i due fratelli di Lauro avrebbero utilizzato il trasporto pubblico. L’azienda di trasporti irpina, l’Air ha intanto disposto una disinfestazione straordinaria su tutti i mezzi della flotta, sia per il trasporto urbano, sia extraurbano.
Tra i cittadini irpini in quarantena si conta anche una coppia di Avellino che era a bordo della nave da crociera Diamond Princess, ferma in Giappone, i cui passeggeri italiani sono stati trasferiti con volo militare nella struttura allestita per la quarantena alla Cecchignola. Attualmente nessuno presenta sintomi collegati al virus.
Il 27enne di Montefusco fuggito per paura del contagio
Si è allontanato da Codogno, in provincia di Lodi, dove risiede, nonostante la quarantena imposta per l’emergenza da coronavirus, ed è ritornato nel paese di origine a Montefusco, comune di un migliaio di abitanti in provincia di Avellino.
Il 27enne è ora sottoposto alla quarantena assieme a tutta la sua famiglia. Lo ha disposto il sindaco del piccolo centro irpino, Gaetano Zaccaria, informato della presenza dell’uomo venuto da uno dei focolai della malattia. Il sindaco ha anche informato tempestivamente il prefetto di Avellino, Paola Spena, e il dipartimento di Prevenzione Igiene Profilassi dell’Asl di Avellino.
Per almeno 14 giorni tutta la famiglia del 27enne non potrà lasciare l’abitazione del centro irpino e dovrà seguire tutte le disposizioni in tema di profilassi stabilite dalle autorità sanitarie. L’Asl ha anche incaricato un medico per eseguire tutti i controlli sul nucleo familiare e seguire l’evolversi della situazione.