In provincia di Frosinone un uomo di 44 anni è indagato per aver rubato biancheria intima femminile stesa ad asciugare fuori da alcune case. La strana refurtiva è composta da trenta reggiseni e quasi quaranta paia di mutandine da donna di varia taglia.
A raccontare la storia è il quotidiano romano Il Messaggero. L’uomo, un impiegato pubblico, è stato iscritto sul registro degli indagati per furto continuato e violazione di domicilio dalla Procura di Cassino, che gli ha recentemente notificato l’avviso di conclusione delle indagini. Ora rischia di essere rinviato a giudizio.
L’inchiesta a suo carico è partita lo scorso ottobre, quando una pattuglia dei carabinieri lo ha notato accostare l’auto vicino a un villino, entrare in maniera furtiva nel giardino e poi uscirne dopo pochi minuti.
I militari lo hanno raggiunto e perquisito: nelle sue tasche hanno trovato tre reggiseni e tre mutande da signora che aveva appena rubato dallo stendino nel giardino dell’abitazione.
I carabinieri hanno poi perquisito la casa dell’uomo, dove hanno trovato altri capi di biancheria femminile, tutti usati, lavati e ben riposti nei cassetti.
Gli inquirenti avrebbero riferito che in quegli stessi giorni diverse donne hanno denunciato la strana scomparsa della loro biancheria personale stesa. I militari hanno mostrato loro le foto dei capi trovati a casa del 44enne, tra i quali le donne hanno riconosciute i propri reggiseni o mutande.
Non si conoscono le ragioni che hanno spinto l’uomo a rubare quei capi.
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