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    Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 17 Mag. 2024 alle 17:56 Aggiornato il 17 Mag. 2024 alle 18:00

    Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista

    Qual è la malattia che ha colpito Franco Di Mare, il giornalista morto oggi – venerdì 17 maggio 2024 – all’età di 68 anni? Ad annunciare suo decesso è stata la famiglia con una breve nota. “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare”, si legge.

    Meno di un mese fa Franco Di Mare, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa, aveva reso noto il suo drammatico stato di salute rivelando di essere gravemente malato. “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto – le sue parole -. Mi rimane poco da vivere ma non è ancora finita”.

    “Da inviato di guerra ho respirato amianto: sono sereno e non mollo, ma da questo non si guarisce”, ha poi aggiunto entrando nei dettagli di una vicenda che ha sconvolto il pubblico anche per le pesanti affermazioni sul comportamento che gli ha riservato la Rai (non la dirigenza attuale aveva precisato in verità) dopo la scoperta della malattia.

    Dopo le sue parole i vertici della Rai hanno voluto precisare che non sapevano della malattia di Di Mare. “L’ad della Rai Roberto Sergio e il dg Giampaolo Rossi sono venuti a conoscenza solo ieri sera della drammatica vicenda di Franco Di Mare, al quale esprimono tutta la propria vicinanza umana e assicurano la loro disponibilità a fare tutto il possibile per consentire al giornalista di ricostruire quanto da lui richiesto”, venne scritto in un comunicato.

    Di Mare aveva raccontato: “Da inviato di guerra ho respirato amianto. Sono stato a lungo nei Balcani. Ogni esplosione liberava nell’aria infinite particelle di amianto”. Ed è forse nel 1992 a Sarajevo che il giornalista ha iniziato a “respirare la morte”. Il tumore ha infatti un periodo di incubazione molto lungo, di vari decenni.

    Dopo la diagnosi, Di Mare ha chiesto alla Rai “lo stato di servizio”: un documento utile a ricostruire i suoi spostamenti di lavoro per capire dove possa esserci stata l’esposizione sospetta. L’azienda, a detta del giornalista, l’avrebbe negato. Di Mare ha definito questo comportamento ripugnante. Ospite di Che tempo che fa, aveva aggiunto: “Si sono dileguati – ha detto – tutti i gruppi dirigenti, non quello attuale, ma quello precedente, quello precedente ancora. Io chiedevo alla Rai lo stato di servizio che è un mio diritto, i posti in cui sono stato, così potevo provare a chiedere alle associazioni di categoria cosa fare sono spariti tutti”.

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