Francesco Zampaglione spiega perché ha commesso la rapina in banca: “Era un atto dimostrativo”
Francesco Zampaglione, musicista e fratello di Federico cantante dei Tiromancino, ha spiegato le motivazioni della rapina che ha commesso pochi giorni fa ai danni di una banca sulla Circonvallazione Gianicolense, nel quartiere Monteverde, a Roma.
Davanti al gip Clementina Forleo, durante l’udienza di convalida, il musicista ha ammesso la tentata rapina, spiegando di non aver commesso il gesto per soldi.
“Non l’ho fatto per soldi, ho una buona disponibilità economica”, ha dichiarato Zampaglione. “Era un atto dimostrativo, l’ho fatto per mostrare la disperazione di un comune cittadino nei confronti della politica economica di questo Paese”.
Queste parole, tuttavia, non hanno alleggerito la posizione del musicista. Il gip ha infatti convalidato l’arresto ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, accogliendo la richiesta del pm Mario Dovinola. Zampaglione resterà quindi nel carcere di Regina Coeli.
Secondo gli inquirenti, anche se il musicista ha utilizzato una pistola giocattolo (e non una vera arma), ha dimostrato propensione a delinquere e potrebbe anche ripetere il gesto. Sulla stampa era trapelata la notizia che, secondo il pm, il 49enne avrebbe agito in preda alla disperazione, forse per problemi economici e che non era escluso che lo avesse fattosotto effetto di stupefacenti.
Francesco Zampaglione è stato arrestato giovedì pomeriggio dopo aver rapinato una banca a Roma a volto coperto e con una pistola a piombini. L’uomo è stato messo in fuga dal cassiere e poi bloccato dagli agenti in una strada vicina alla filiale.
Il cantautore era uscito definitivamente dai Tiromancino nel 2015, dopo un litigio con il fratello maggiore. “Purtroppo dopo l’ennesima lite furibonda tra me e mio fratello Federico mi trovo a dover rinunciare mio malgrado al proseguimento del Tour”, aveva scritto sui social.
Negli anni successivi Francesco Zampaglione ha continuato a lavorare nell’ambiente musicale.
Sui social era molto critico nei confronti della politica italiana. Appena una settimana fa, commentando alcune operazioni sull’immigrazine, scriveva sui social: “Se costringete la gente a morire di fame, non accettando nessun tipo di soluzione di sopravvivenza, non capite che poi saranno costretti a trovare soluzioni molto più disoneste per vivere?”.
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