Andava a 80 all’ora e aveva bevuto birra e almeno due shottini di sambuca. Chiara Silvestri, la 23enne che la sera del 20 ottobre scorso, alla guida della sua Suzuki Swift, ha travolto e ucciso il 18enne Francesco Valdiserri mentre si trovava sul marciapiede di via Cristoforo Colombo, aveva un tasso alcolemico tra 1,24 e 1,57 ed è risultata “non negativa ai cannabinoidi”.
Nei giorni scorsi il pm Erminio Amelio ha chiuso le indagini e per la giovane che “era in stato di alterazione psicofisica conseguente all’assunzione di alcol e sostanze psicotrope”, come si legge nel capo di imputazione, ha chiesto il processo con rito immediato per omicidio stradale aggravato. Rischia fino a diciotto anni di carcere.
Chiara Silvestri era sulla Colombo in direzione Eur, forse, come ha raccontato il ragazzo che era con lei nell’auto, seduto nel posto passeggero, ha superato la traversa a destra dove voleva girare e ha pensato di fare ancora in tempo per recuperare. E invece è finita sul marciapiede dove si trovava Francesco con un suo amico (rimasto illeso) a tutta velocità.
Per la procura l’imputata “ha perso il controllo della guida a causa anche delle minorate condizioni psicofisiche”. Si è fermata e ha chiamato i soccorsi. Per Francesco non c’è stato nulla da fare, all’arrivo il personale dell’ambulanza non ha che potuto constatare il decesso. La giovane è stata quindi arrestata. Ed è ancora ai domiciliari. Adesso dovrà affrontare il processo con un rito immediato cautelare che non prevede l’udienza preliminare.