Forum, giudice giustifica il marito violento: Agcom richiama Mediaset. “Modelli aggressivi e scorretti”
Garantire una “corretta rappresentazione dell’immagine della donna”. È la richiesta fatta a RTI dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), che ha rivolto all’azienda del gruppo Mediaset un richiamo formale.
Nel mirino del Garante sono finiti due passaggi di “Forum” e “C’è posta per te”. Nella prima trasmissione, l’episodio incriminato riguarda un padre separato che aveva accusato l’ex moglie di impedirgli di vedere il figlio. La puntata racconta di una madre che “rendeva sempre più difficili gli incontri”, “con mille pretesti riferibili a inesistenti malattie” del piccolo. Secondo il racconto fatto dal giudice di Forum, quando il padre avrebbe cercato di trovare il figlio a scuola, la madre si sarebbe chiusa in un’aula con il giovane. Il padre, secondo il giudice, “esasperato si era scagliato con pugni e calci contro quella porta fino all’arrivo delle forze dell’ordine”. Rabbia che il giudice ha considerato “comprensibile”.
Le affermazione del giudice, ha detto l’Agcom, “veicolano un messaggio distorto” che giustifica “i comportamenti violenti del protagonista maschile della storia” facendo passare per normali modelli “aggressivi e scorretti”.
In “C’è posta per te” è finito sotto accusa il caso di una donna che aveva tradito il marito. “Posso dire che avevo un matrimonio felice. Io cercavo di essere perfetta come moglie, mamma e come donna di casa: lavavo, pulivo, stiravo, badavo ai miei figli, li crescevo e facevo trovare tutte le sere un piatto caldo a mio marito”, la descrizione fatta dalla donna, definita dall’Agcom “connotata da evidenti stereotipi che possono integrare una forma di discriminazione di genere”. Secondo il Garante inoltre, nella trasmissione si tenta di convincere il marito a perdonare la moglie anche se “nulla viene detto in merito ai comportamenti di lui, connotati da violenza e mancanza di rispetto nei confronti della donna”. Da qui il richiamo a una “corretta rappresentazione dell’immagine della donna”.
Un provvedimento che secondo uno dei quattro commissari è stato fin troppo “blando”. Elisa Giomi ha infatti dichiarato che Mediaset avrebbe meritato un messaggio ben “più chiaro”. “Entrambe le trasmissioni giustificano o addirittura empatizzano con gli uomini responsabili di aggressioni e mortificazioni ai danni delle proprie partner che sono inoltre colpevolizzate per i maltrattamenti subiti”, ha detto la commissaria.
Di diverso avviso Mediaset. Riguardo “C’è posta per te”, l’azienda ha dichiarato: “La conduttrice (che è ben lontana da qualsiasi sospetto di misoginia, come dimostrato dalla sua lunga storia professionale) ha adottato un tono pacato”.
Un tono “volto a disinnescare la conflittualità, senza tuttavia indulgere a un qualsiasi atteggiamento apologetico nei confronti di condotte sopraffattorie, la cui gravità al contrario è stata più volte sottolineata nel corso della trasmissione”.
Riguardo la puntata di Forum, Mediaset ha affermato che il “dibattito in studio ha avuto ad oggetto principalmente la gestione degli eccessi di rabbia anche nel contesto di situazioni familiari delicate”. Tra gli ospiti in studio, secondo Mediaset, c’era infatti un neurochirurgo, autore di un libro sul cervello umano, “che ha spiegato l’origine delle emozioni quali la rabbia e la paura”. “La conduttrice ha sottolineato l’importanza di moderare gli sfoghi, nella vita familiare e soprattutto in presenza dei bambini allo scopo di salvaguardare la loro serenità anche nel contesto di situazioni familiari complesse”, ha detto l’azienda.