“Siamo nella quarta ondata di Covid”: i dati della Fondazione Gimbe
La quarta ondata della pandemia di Covid-19 è cominciata anche in Italia: a denunciarlo è il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che, rispetto alla precedente, nella settimana 21-27 luglio, rileva un incremento del 64,8 per cento di nuovi casi (31.963 contro 19.390). In aumento anche gli attualmente positivi (da 49.310 a 70.310, più 42,6 per cento), le persone in isolamento domiciliare (da 47.951 a 68.510, più 42,9 per cento), i ricoverati con sintomi (da 1.194 a 1.611, più 34,9 per cento) e le terapie intensive (da 165 a 189, più 24 per cento). Nell’ultima settimana, rispetto a quella precedente, sono tornati a salire anche i decessi per Covid: sono stati 111, (+46,1 per cento), con una media di 16 al giorno rispetto agli 11 della settimana precedente.
“Dopo i primi segnali di risalita registrati la scorsa settimana si conferma un lieve incremento dei ricoveri che documentano l’impatto ospedaliero dell’aumentata circolazione virale”, ha spiegato Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione Gimbe. “Gli ingressi giornalieri in terapia intensiva continuano lentamente a crescere: la media mobile a 7 giorni è di 14 ingressi/die rispetto ai 10 della settimana precedente”, ha aggiunto il direttore operativo della Fondazione Gimbe Marco Mosti.
Una lieve crescita che la campagna di immunizzazione non riesce a contrastare. A spiegarne i motivi il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta. “Il numero di somministrazioni giornaliere, stabile ormai da settimane, non riesce a decollare sia per il mancato utilizzo dei vaccini a vettore adenovirale per le prime dosi, sia per la limitata disponibilità di quelli a mRNA”. Che ostacola una massiccia vaccinazione degli under 60. Anche l’Oms nei giorni scorsi ha rilevato come in Europa, benché la pandemia sia al momento più sotto controllo che nelle Americhe o in Asia, il numero dei contagi settimanali stia aumentando intensamente.