Due bambini di 2 e 4 anni sono morti in un incendio che si è sviluppato nel campo nomadi di Stornara, in provincia di Foggia. Secondo le prime informazioni le fiamme potrebbero essere partite da una stufa o da un falò acceso per riscaldarsi. Le baracche sono andate a fuoco e in una di queste sono stati trovati i corpi dei bambini, un maschio e una femmina. Il rogo sarebbe divampato intorno alle 9. I vigili del fuoco sono ancora impegnati a spegnere le fiamme.
🔴 #Foggia, dalle 9.00 intervento dei #vigilidelfuoco a Stornara per #incendio al campo nomadi: in fiamme alcune baracche, in una di queste trovati i corpi senza vita di due bambini. In corso le ricerche per escludere la presenza di altri coinvolti [10:15 #17dicembre]
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) December 17, 2021
Il sindaco di Stornara, Rocco Calamita, ha scritto su Facebook: “Difficile trovare le parole per esprimere il dolore mio, dell’intera amministrazione e di tutta la popolazione di Stornara. Nè mi dà conforto o lenisce il dolore, il fatto che questa amministrazione avesse in più occasioni segnalato e portato a conoscenza a tutte le autorità competenti la situazione drammatica anche sotto il profilo sanitario del campo rom” e ha concluso con un appello alla politica nazionale sperando che “affronti e risolva questo fenomeno tragico che ormai non ha più confini e interessa tanto la nostra comunità, quanto quella foggiana, pugliese, nazionale e internazionale. Vi è l’impegno di questo sindaco e della intera amministrazione comunale a fare quanto possibile per sostenere la famiglia colpita da questo evento”.
Il campo nomadi a pochi chilometri da Stornara è uno dei più grandi insediamenti. Vi abitano circa mille persone, prevalentemente di nazionalità bulgara come i bambini morti a causa del rogo.
Entrambi i genitori dei piccoli non erano presenti al momento dell’incendio: il padre era andato a lavorare in campagna mentre la madre era in bagno. Quando è tornata ha trovato la baracca in fiamme.
Sul posto sono presenti il prefetto di Foggia, Carmine Esposito, e il pm Roberta Bray che ha avviato un’indagine.