Firenze, due bimbi di sei anni scappano da scuola e prendono l’autobus: “Volevamo andare a Roma”
“Ci hanno detto che cercavano la stazione, uno di loro ci ha detto che volevano andare a Roma”. Due bambini di sei anni sono scappati da una scuola elementare di Grassina, alle porte di Firenze, e sono riusciti ad arrivare in autobus in città, percorrendo quasi nove chilometri senza attirare l’attenzione. Ad accorgersi di loro sono state le assessore fiorentine, Sara Funaro e Benedetta Albanese, che li hanno visti mentre si dirigevano a Palazzo Vecchio. L’intenzione era quella di arrivare fino a Roma, dove uno dei due era già stato in gita.
“Io e l’assessore Funaro stavamo rientrando a Palazzo Vecchio dal nostro ufficio che è in piazza di parte Guelfa”, ha raccontato Albanese, assessora alla sicurezza. “Lì abbiamo notato i due bambini, abbiamo aspettato un attimo, li abbiamo osservati per qualche momento. Abbiamo visto che erano da soli, avevano lo zaino da scuola. Nessuno si avvicinava e allora ci avvicinate noi e gli abbiamo parlato. Ci hanno detto che cercavano la stazione, uno di loro ci ha detto che volevano andare a Roma”. “Gli abbiamo chiesto se fossero soli e loro hanno risposto di sì e che appunto dovevano andare alla stazione”, ha aggiunto Albanese, che assieme alla collega ha accompagnato i bimbi al comando della polizia municipale.
Secondo la commissaria di polizia municipale Silvia Bencini, i due hanno iniziato subito a raccontare la loro storia. “Erano andati a scuola con un pulmino, dalla scuola erano entrati all’interno ma senza mai raggiungere la classe: nel giardino hanno trovato un foro nella rete e sono usciti. Da lì hanno raggiunto la piazza di Grassina, hanno preso l’autobus numero 31, sono scesi a piazzale Montelungo, hanno iniziato a camminare fino ad arrivare in piazza di parte Guelfa”.
Dentro lo zaino, la madre di uno dei due aveva fortunatamente lasciato un recapito telefonico. “Così abbiamo rintracciato la prima mamma e successivamente anche l’altra mamma. Entrambe sono arrivate qui preoccupate perché pensavano che i loro bambini fossero a scuola e non in centro storico a Firenze”, ha ricordato Bencini. “Ho molti anni di servizio ma una cosa del genere non mi è mai accaduta”.
L’episodio è stato definito “gravissimo” da Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, di cui Grassina è frazione. “È andata bene, ma poteva davvero finire in tragedia. Come amministrazione comunale pretendiamo a questo punto chiarezza dalla scuola. Per quanto i bimbi possano essere stati particolarmente ‘svegli’, è inaccettabile che nessuno si sia accorto di niente”, ha scritto su Facebook Casini, secondo cui i bambini sono stati “in grado di eludere non uno ma ben tre controlli: all’ingresso in classe, all’uscita dalla palestra con la porta con l’allarme (che infatti ha suonato) e al superamento della recinzione del grande giardino che circonda la scuola”. Alla scuola il comune ha chiesto un rapporto “per accertare ogni responsabilità e impedire che fatti simili accadano di nuovo” dopo aver avviato controlli e ispezioni interne.