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    L’attore hard Max Felicitas a TPI: “I politici pensano ai filtri contro il porno e non a chi perderà il lavoro”

    La nuova proposta della Lega: applicare un filtro obbligatorio che blocca di default contenuti inappropriati e riservati soltanto a chi ha compiuto 18 anni

    Di Elisa Serafini
    Pubblicato il 25 Giu. 2020 alle 08:55 Aggiornato il 25 Giu. 2020 alle 14:13

    Filtro antiporno, l’attore hard Max Felicitas: “I politici pensano ai filtri contro il porno e non a chi perderà il lavoro”

    La proposta del Senatore Pillon (Lega) di applicare un filtro anti-porno e anti-materiali “sensibili” di default su tutti i dispositivi (cellulari, computer e tablet) sta facendo molto discutere. A livello normativo si tratta di un emendamento al decreto legge del 30 aprile 2020 (qui il testo, rintracciabile a pagina 73). Pillon non è nuovo a proposte o atti che fanno discutere, e sembra che il senatore apprezzi particolarmente il clamore suscitato dalle iniziative. Il filtro anti-porno – sempre se applicabile – potrebbe ridurre moltissimo le libertà civili. A denunciarlo è Max Felicitas, 28 anni, attore porno, ex studente di economia, astro in ascesa del settore, intervistato da TPI.

    Max, perché secondo te questa proposta è sbagliata?

    Sesso e mangiare sono bisogni fondamentali: in questo caso si toglie la libertà di scelta di una persona. Il porno è sempre stato vietato ai minori, dovrebbero essere i genitori responsabili delle attività dei figli, e non lo Stato.

    Lo Stato avrebbe potuto legiferare diversamente?

    Certamente, avremmo potuto trovare soluzioni diverse, ad esempio permettendo a genitori che lo desiderano, di installare parental control gratuiti. Fatta così la legge non funziona: i ragazzi più giovani saranno i primi a bypassare la regola, utilizzando i VPN. Gli unici colpiti davvero da questa norma saranno i maggiorenni, perché non sapranno utilizzare un VPN, e avranno difficoltà a sbloccare il filtro, probabilmente le linee telefoniche delle compagnie saranno intasate.

    Perché secondo te il sesso è così demonizzato in Italia?

    Io personalmente avevo una mentalità abbastanza di destra, ma sto vedendo che la destra di oggi non è liberale. Io sono sempre stato liberale, sono dell’idea che ognuno deve fare quello che desidera, rispettando le libertà e i diritti di tutti. Il sesso non ha mai fatto male a nessuno, anzi, ha un effetto calmante, esiste una forte funzione sociale. I politici ci hanno già tolto la libertà di muoverci per tre mesi, oggi vogliono toglierci anche questo.

    È un problema di cultura o di politica?

    Il 90% dei giovani ormai ha mentalità aperta. Restano questi signori in politica, che vivono in una dimensione distante dalla realtà. Questa proposta è da Corea del Nord o Arabia Saudita. La prossima proposta sarà quella che si potranno avere rapporti solo dopo il matrimonio.

    Qual è la cosa che più ti indigna rispetto a questa proposta?

    Il fatto che quando scadranno i divieti di licenziamento, migliaia di persone in Italia verranno licenziate. E la politica invece che pensare a loro, pensa ai filtri contro il porno.

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