“Il gruppo le costrinse a bere”
Ciro Grillo, il figlio 20enne del comico e fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo, è indagato insieme a 4 amici con l’accusa di abusi sessuali nei confronti di una studentessa lo scorso 17 luglio, nella villa di famiglia in Costa Smeralda dopo una notte in discoteca al Billionaire di Porto Cervo.
La Procura di Tempio Pausania, che ha chiuso le indagini, considera la studentessa, e l’amica presente con lei alla festa, entrambe 19enni, vittime di violenza sessuale. E carica l’accusa con due aggravanti: quella di averla commessa con l’uso di “sostanze alcoliche” e in gruppo. Secondo gli inquirenti i ragazzi hanno quindi ubriacato le due diciannovenni e poi approfittato dello stato di torpore e semincoscienza in cui erano piombate.
Secondo quanto sostiene il pm Laura Bassani nel documento di chiusura della indagini. I quattro “costringevano e comunque inducevano S., abusando delle sue condizioni di inferiorità fisica e psichica dovuta all’alcol, a subire e compiere atti sessuali“. Gli inquirenti sarebbero arrivati a questa conclusione dopo aver analizzato i cellulari dei giovani, tutti 20enni genovesi di buona famiglia, nei quali sono stati trovati video e foto che confermerebbero la versione data dalla ragazza: “Ero completamente ubriaca, hanno continuato a farmi bere anche dopo l’uscita dalla discoteca”. “Mi ha violentato uno, poi a turno gli altri tre“, ha raccontato la prima ragazza ai genitori, di cui Giulia Bongiorno ha preso la difesa. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, dopo aver esaminato le immagini i magistrati hanno così stabilito che Ciro e i suoi amici l’hanno obbligata “a bere della vodka tenendola per i capelli e costringendola ad avere rapporti sessuali”.
Altro elemento preso in esame dagli inquirenti è stata la foto di Ciro Grillo che viene immortalato da uno scatto osceno con la ragazza. Il ragazzo è in una posa a sfondo sessuale vicino all’amica della presunta vittima, mentre la ragazza era in stato di incoscienza a causa del troppo alcol bevuto.