Il premio Nobel per la fisica è stato assegnato stamattina all’italiano Giorgio Parisi assieme al giapponese Syukuro Manabe e al tedesco Klaus Hasselmann. Secondo l’Accademia reale svedese delle Scienze il premio riconosce “i contributi innovativi alla comprensione dei sistemi fisici complessi”. Per metà è andato a Manabe e Hasselmann per i modelli fisici del clima e per aver “quantificato la variabilità e previsto in modo affidabile il riscaldamento globale”, e per metà a Parisi, “per la scoperta dell’interazione tra disordine e fluttuazioni nei sistemi fisici dalla scala atomica a quella planetaria”.
Il neo Premio Nobel è stato accolto alla Sapienza con grandi festeggiamenti: prima una standing ovation nell’aula magna dell’Ateneo e poi applausi scroscianti di tantissimi ragazzi che gridavano il nome del fisico. A seguire ecco l’Inno di Mameli
“Bisogna rendere l’Italia un Paese accogliente per i ricercatori, oggi sono più gli italiani che vanno all’estero degli stranieri che vengono qui. Spero che un sostegno in tal senso arrivi anche dalla Finanziaria”, ha detto Parisi alla platea, invocando maggiori fondi per la scienza.