A elencare i tradimenti subiti da quella che doveva essere la sua futura moglie, è stato Massimo Segre, finanziere e banchiere di grande fama vicino a Carlo De Benedetti. Lei è Cristina Seymandi, quarantenne di bellezza spigliata e biondocrinita, collaboratrice dell’ex sindaco Appendino che traslocò in lesta giravolta alla corte di Damilano, il candidato sindaco scelto da Salvini poi sconfitto alle elezioni.
Un annuncio fatto davanti a 150 invitati, che dalla festa di fidanzamento in vista del matrimonio in autunno, si sono visti trasportare in una rottura a dir poco teatrale. È una di quelle storie di gossip sabaudo, lontana però anni luce dalla tipica riservatezza torinese.
Sullo sfondo una prestigiosa villa vista Mole Antonelliana. Massimo e Cristina facevano coppia fissa dal 2020, e insieme a fine luglio hanno appunto dato una gran festa nel giardino di casa sulle colline di Torino per annunciare agli amici il loro prossimo matrimonio, con tanto di partecipazioni già stampate dopo che altre due volte, anche per la pandemia, annuncio e festa erano stati rinviati. Serata con buon cibo, musica e balli. Solo alla fine la coppia è salita sul palco a fianco del dj per saluti e annunci. Ha iniziato Cristina, con i ringraziamenti a chi l’aveva aiutata ad organizzare la serata. Poi ha preso la parola il maritando. Gelando invitati e soprattutto promessa sposa. Senza mai un fremito nella voce, e leggendo un po’ scolasticamente un testo, Segre ha dato annuncio della fine immediata («da questa sera») della convivenza, chiudendo proprio con quel «vai dal tuo avvocato», riferimento al presunto amante. «Ti farò il più grande dei regali. Il dono che ti faccio è la libertà. Non ti sposo».