Arrestato il capo ultrà del Milan, le intercettazioni con Fedez
Dall’indagine che ha portato all’arresto di numerosi ultrà del Milan e dell’Inter emerge anche il rapporto tra Fedez, che non risulta indagato, e il capo ultrà del Milan Luca Lucci.
Secondo quanto scrive il gip Domenico Santoro, infatti, in alcune intercettazioni il cantante chiede a Lucci un “suo intervento per avere la possibilità di somministrare” una bevanda sponsorizzata dal cantante “all’interno dello stadio Meazza”.
“Ma se voi avete una società di consulenza o una società con la quale possiamo lavorare, ma se io vi appalto a voi la distribuzione di Boem (la bevanda prodotta da Fedez e Lazza ndr)? All’interno dello stadio…e vi prendete una percentuale…eh capito?” afferma il rapper in un’intercettazione con Lucci datata 26 ottobre 2023.
Il capo ultrà del Milan, quindi, si offre da intermediario: “Se vuoi mi muovo anche con l’Inter, perché lui fa anche quelli dell’Inter…quindi…io se vuoi, te le faccio mettere in entrambe le partite …va bene…per dentro lo stadio…per dentro lo stadio, non c’è problema”.
Lo scorso dicembre, invece, Fedez, sempre con Lucci, parla “di una persona fidata” che «potesse occuparsi della sicurezza sua e della sua famiglia.
Inoltre, si parla anche di un incontro tra i due per “tessere preliminari accordi in ordine all’acquisizione, in società tra di loro, del locale denominato ‘Old Fashion'”, una nota discoteca di Milano.
Il gip Santoro, inoltre, sottolinea che in questo contesto “si inserisce una vicenda di indubbio interesse per le indagini, non certo per la presenza di Fedez quanto piuttosto perché l’episodio comprova come una frangia degli ultras del Milan si sia trasformata in una sorta di gruppo violento dedito a spedizioni punitive, anche su richiesta”. È il caso del noto pestaggio al personal trainer Cristiano Iovino.
Leggi l'articolo originale su TPI.it