Fedez sul capo ultrà del Milan arrestato: “Non tradisco le mie amicizie”
Fedez parla per la prima volta del caso ultras e di Luca Lucci, il capo ultrà del Milan arrestato nell’ambito di un’inchiesta che ha portato al fermo di diversi esponenti del tifo organizzato di Milan e Inter.
Ospite del programma radiofonico La Zanzara, il cantante, alla domanda del conduttore Giuseppe Cruciani: “Frequenteresti ancora Luca Lucci alla luce di quanto successo?” ha risposto: “Era un mio amico e non tradisco le mie amicizie. Lo rincontrerei e non esiste il reato di cattiva frequentazione. Non ricopro una carica pubblica e, se non commetto reati, io frequento chi cazzo voglio. Chiunque mi mette in mezzo sulla questione degli ultrà, lo fa a sproposito”.
“Ci sono intercettazioni che mi riguardano nelle quali parlo solo dei cazzi miei – aggiunge Fedez – Il mio nome è uscito per quale motivo? Se dico a un amico: ‘Mi dai una mano a piazzare la bevanda allo stadio’ e l’amico mi dice: ‘Non ho nessuno’ e la stessa Procura lo dice, il nome mio perché esce in mezzo? Devo stare attento a chi frequento? Io frequento chi cazzo voglio”.
Cruciani, poi, afferma: “Lo sai quanto ti ho cazziato in privato su questo. Quando sei arrivato dove sei arrivato, non puoi frequentare certe persone”. Dichiarazioni alle quale Fedez ha così replicato: “Sì, mi hai cazziato parecchio. Ma io frequentavo una persona che era un pregiudicato che si stava reinserendo nella società, poi non posso sapere cosa faceva sul suo privato. Ripeto: non esiste il reato di cattiva frequentazione”.