Febbre del Nilo, morto uomo di 80 anni, un altro in gravi condizioni a Cremona
Un signore di 80 anni è morto per febbre del Nilo, una malattia virale che si manifesta soprattutto negli uccelli ma che può essere trasmessa anche agli esseri umani. Il decesso è avvenuto all’ospedale Maggiore di Cremona. A rivelarlo è il primario di Pneumologia Giancarlo Bosio. Non si tratta del primo caso di febbre del Nilo nella zona.
Dopo l’anziano signore un secondo caso è stato confermato nella stessa struttura, nel reparto Malattie Infettive: un settantenne ricoverato dopo ferragosto in terapia intensiva in condizioni gravissime. Il quadro clinico del paziente oggi è nettamente migliorato ma tutt’ora il settantenne si trova in pneumologia ancora sotto ossigeno.”Il paziente sta meglio e stiamo cominciando a pensare al programma di riabilitazione” ha dichiarato il primario aggiungendo, come già specificato, che “quest’anno è il secondo ammalato di questa febbre. Purtroppo prima di lui è stato ricoverato un ottantenne che non ce l’ha fatta”.
Diversi i pazienti che sono stati ricoverati nelle ultime settimane anche nel Lodigiano, e un caso di West Nile, virus che si trasmette attraverso la puntura delle comuni zanzare, si è verificato nel Pavese. “Non c’è alcun legame con il Covid, tranne il fatto che anche per quello non c’è cura” ha tenuto a puntualizzare Bosio. La febbre del Nilo normalmente non è una malattia mortale ma in un caso su 150 può portare a malattie neurologiche e al decesso.
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