Fase 2, riaperture al 18 maggio: biblioteche e musei. Il calendario completo
Si avvicina il momento in cui il premier, Giuseppe Conte, annuncerà agli italiani le decisioni del governo sulla Fase 2 della lotta al Coronavirus: nel frattempo, si fanno sempre più insistenti le indiscrezioni secondo cui il calendario delle riaperture sarà suddiviso su ben 4 date. La task force guidata da Vittorio Colao, infatti, vorrebbe far ripartire alcuni specifici settori già lunedì 27 aprile, nonostante sia il presidente del Consiglio che il ministro della Salute, Roberto Speranza, abbiano manifestato scetticismo. Dopodiché, anche in base all’andamento della curva dei contagi, per ogni lunedì successivo (fino al 18 maggio) si andrà per gradi, sbloccando altre attività.
Tra le novità riguardo le prossime aperture, emerge quella per cui si è battuto il ministro della Cultura, Dario Franceschini: la riapertura il 18 maggio dei musei, delle biblioteche e degli archivi. Un messaggio di ottimismo, per dire al mondo intero che l’Italia (pur con prudenza e cautela) riparte.
Per questi comparti varranno regole particolarmente rigide: ingressi limitati per mantenere la distanza fra le persone e mascherine obbligatorie (in alcune regioni anche i guanti). Il nemico pubblico numero uno sarà il sovraffollamento. Regola che varrà soprattutto per i trasporti pubblici per i quali scatteranno regole severissime: autobus e metro non potranno trasportare più del 50% del totale dei passeggeri trasportabili con la capienza massima.
Allo studio anche l’ipotesi di consentire i viaggi nelle regioni confinanti. Sarà permesso viaggiare da una città all’altra, il che fa presumere che sia possibile andare nelle seconde case, senza superare i confini regionali. Conte è orientato ad abolire l’autocertificazione, ma il fronte del rigore insiste per conservarla, anche in forma più blanda. Il dubbio sul modulo è legato alla dichiarazione su quarantena e positività, ma potrebbe essere superato dal fatto che chi è malato ed esce rischia la denuncia per procurata epidemia.
Riaperture: tutte le date da segnare
Nel calendario delle riaperture della Fase 2, la prima data da cerchiare in rosso è quella del 27 aprile. Quel giorno infatti, a meno di clamorosi ribaltoni, ripartiranno le fabbriche di macchine industriali per l’agricoltura e la silvicoltura. Nient’altro: a differenza di quanto filtrato nei giorni scorsi, il settore manifatturiero, il tessile e le costruzioni dovranno attendere un’altra settimana.
Poi è la volta del 4 maggio: è questo il vero giorno della ripartenza, come precisato qualche giorno fa dallo stesso Conte. Ci sarà la ripartenza dei settori sopracitati (tessile, manifatturiero), dei cantieri, della moda. È stata anche annunciata per il 4 maggio la ripartenza di Lotto e Superenalotto, a sottolineare la voglia di ritorno alla normalità.
L’ 11 maggio: è la volta di negozi di vendita al dettaglio. Tutti i negozi (ad eccezione di quelli all’interno dei centri commerciali, che rimarranno chiusi ancora per un po’ di tempo, come anche i mercati rionali che non vendono generi alimentari) potranno rialzare le saracinesche. Anche quelli di abbigliamento, un settore di cui negli ultimi giorni si è molto parlato a proposito di come disinfettare gli indumenti una volta provati dai clienti. Rimarranno gli obblighi di distanziamento e di utilizzo dei dispositivi di protezione. E i parrucchieri? Il governo è ancora incerto tra l’11 e il 18 maggio: ciò che è sicuro è che si potrà andare solo per appuntamento e che nel locale dovranno esserci solo il cliente e il parrucchiere. Con tutti gli obblighi di pulizia degli strumenti e di indossare guanti e mascherine.
Infine, il 18 maggio: il governo per quel giorno vorrebbe garantire una parziale apertura di bar e ristoranti e, come detto in precedenza, di biblioteche e musei.
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